Come un fulmine a ciel sereno, nella serata di domenica 17 maggio la Virtus Roma dirama un comunicato stampa in cui il presidente e patron Claudio Toti annuncia l’intenzione di cedere le proprie quote della società, facendo quindi un passo indietro per dedicarsi alle aziende di famiglia in piena crisi per la pandemia da Coronavirus. “Dopo venti anni di impegno nel basket nazionale sono costretto, mio malgrado, ad annunciare il mio disimpegno dalla Pallacanestro Virtus Roma – le parole di Toti; “È una decisione importante e sofferta, ma non me la sento più di andare avanti. In questa difficile scelta ovviamente ha inciso in maniera preponderante l’emergenza legata al Covid-19, che mi obbliga a dedicare le mie energie e le mie risorse nelle aziende di famiglia, piuttosto che nello sport. Ho naturalmente anche informato le Istituzioni cittadine, regionali e sportive”.
“Metto a disposizione il pacchetto azionario della squadra a chiunque voglia investire nel mondo del basket, coltivando i valori dello sport – prosegue la nota con il virgolettato del patron – Auspico che la Pallacanestro Virtus Roma possa trovare un nuovo imprenditore disposto a rilanciare la società che è fatta di uomini e donne alle quali va il mio più sincero ringraziamento per la professionalità e la dedizione che hanno mostrato in questi anni. Per loro sono profondamente dispiaciuto. Ringrazio tutti gli atleti, con cui ho condiviso in questi anni sogni, vittorie e imparato dalle sconfitte; ringrazio gli sponsor e soprattutto i tifosi, che hanno sempre sostenuto i colori della Virtus“.
Una decisione che era nell’aria da tempo, ma che ha subìto una decisa accelerazione a causa della crisi economica scatenata dall’emergenza coronavirus, con le inevitabili ripercussioni anche sul mondo dello sport e del basket in particolare, con il campionato di Serie A 2019/2020 cancellato dalla Federazione lo scorso 7 aprile.
Claudio Toti acquistò la maggioranza della Virtus Roma nel 2000 dall’imprenditore Giorgio Corbelli. Dopo un anno di transizione, che vide Giovanni Malagò presidente della società, dalla stagione 2000/2001 Toti divenne unico proprietario. Nei primi anni 2000, la Virtus Roma si impose progressivamente come una delle realtà più ambizione nel panorama della pallacanestro italiana, periodo culminato con la finale Scudetto raggiunta nel 2007/2008 e persa contro il Montepaschi Siena per 4 a 1. Negli anni 10 del Duemila il lento declino economico e tecnico, fino alla retrocessione in A2 nel 2014/2015. La Virtus Roma era tornata in Serie A in questa stagione dopo 4 anni, e prima della sospensione del campionato occupava la quattordicesima posizione in classifica, con 7 vittorie e 15 sconfitte.