Presentato alla stampa “I Cassamortari” l’ultimo lavoro scritto da Claudio Amendola che lo vede anche in veste di regista. Una commedia ‘noir’, e come poteva essere altrimenti, che vede i business di una famiglia che da generazioni gestisce un’agenzia di pompe funebri. “Tutti devono mori’, ma solo in pochi ce guadagnano” è il motto della famiglia Pasti che dall’avarizia del capofamiglia Giuseppe intepretato da Edoardo Leo passa la gestione nelle mani dei figli Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gian Marco Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti).
L’azienda non naviga in buone acque quando all’improvviso la manager musicale Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco) decide di contattarli per il funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù).
Nelle sale cinematografiche dal 24 marzo, il terzo lavoro come regista di Claudio Amendola, girato durante il periodo dell’onda pandemica del COVID-19, vede il debutto di Piero Pelù in un’opera cinematografica: “è stato un sogno fin da quando andavo a vedere i film di Murnau al cineclub. A differenza del palco, dove sei sostenuto da chitarra e batteria, sul set sei da solo con la tua battuta da dire e ti senti piccolo piccolo. Interpreto una rockstar falsa, strafatta e isterica, tutto ciò che non amo” le sue parole.
“L’idea di raccontare una famiglia di cassamortari mi offre la possibilità di entrare nel mondo delle pompe funebri con tutti i suoi riti e le sue contraddizioni attraverso dinamiche familiari e soprattutto attraverso il rapporto dei protagonisti con i congiunti dei defunti. Sviluppando questa idea ho trovato anche l’occasione per affrontare altri temi che mi appassionano, come la mercificazione della morte, il cinismo e l’ipocrisia del mondo dello show business, l’antica italica abitudine dell’evasione fiscale.“, le note di Claudio Amendola che prosegue: “Una black comedy, un arco narrativo che piano piano trasforma le risate in amari sorrisi, e un finale che nelle intenzioni spera di emozionare chi guarderà questo film.“.