La fine delle proroghe delle esenzioni dovute alla fine dell’emergenza sanitaria ha senza dubbio posto una criticità organizzativa nella Asl Roma 1.
La dilazione della scadenza infatti ha fatto sì che tutti coloro che in due anni avevano la scadenza effettiva, ma rinnovata per proroga, si sono ritrovati fuori dagli uffici amministrativi e sanitari per effettuare il rinnovo.
Situazione senza dubbio programmabile dal management sanitario ma sottovalutato.
La folta presenza di persone anziane e persone sprovviste di tecnologie ed accesso digitali infatti rende la possibilità di autocertificazione informatizzata prevista dalla Regione Lazio vana concentrando inumanamente le persone in coda sui marciapiedi.
Inoltre la disorganizzazione sembra regnare sovrana. La quantità delle persone in coda per il rinnovo dell’esenzione da reddito bloccano l’accesso a tutti gli altri servizi erogati dalla ASL. Per questo l’attività territoriale risulta di fatto bloccata.
Allo stato attuale o disservizio sanitario è quindi palpabile. Non si capisce la motivazione dell’ingresso contingentato presso il distretto di via Lampedusa, una persona esce ed una entra nella struttura con oltre 70 persone in attesa di entrare.
Una pattuglia di carabinieri, come nel caso odierno, vengono chiamati a casa degli inevitabili attriti tra pubblico ed operatori sanitari che talvolta si verificano a causa del nervosismo che scaturisce da questa situazione.