Nel pomeriggio oggi la Virtus Roma ha incassato la terza sconfitta consecutiva in tre match disputati nella propria avventura in Supercoppa Italiana: al Geo Village Resort di Olbia la Carpegna Prosciutto Pesaro ha vita facile contro i romani, come racconta l’esplicito 104 a 60 della sirena finale.
Dopo i segnali incoraggianti visti nel match di sabato contro Brindisi, quando i ragazzi di coach Piero Bucchi erano rimasti aggrappati al punteggio per 20 minuti, nonostante il roster ampiamente rimaneggiato, contro Pesaro l’inerzia del match è stata sempre a senso unico, fin dai primi minuti del primo quarto, aperto da un perentorio 10 a 0 dei marchigiani, che poi diventerà il 23 a 7 che chiude il primo quarto e, di fatto, le speranze dei romani di rimanere in partita. Pesaro ne ha decisamente di più, nonostante le imprecisioni in attacco e l’assenza dell’uomo più rappresentativo, Carlos Delfino, squalificato dopo la rissa contro Sassari. A scavare il solco ci pensano Massenat e poi Drell e Zanotti, mentre Roma fatica a trovare ritmo offensivo, rimanendo a digiuno per quasi 6 minuti. Come nelle prime due uscite in questa inedita Supercoppa, la Virtus paga pegno per un roster ancora incompleto e reso ancor più monco dall’assenza di Biordi e Hadzic, infortunati. Sono addirittura 5 i ragazzi sotto i 20 anni tra i 9 disponibili e questo non può non costare caro a questi livelli. A metà partita il punteggio è ormai chiuso, Pesaro è avanti 51 a 27 e da lì in poi è solo accademia, con coach Repesa che coglie l’occasione per concedere l’esordio a diversi giovani pesaresi, fino al 104 a 60 sigillato dalla tripla finale di Serpilli.
La Virtus Roma tornerà in campo giovedì 10 settembre alle ore 20.30 sempre contro Pesaro, per il giro di boa di questo girone di Supercoppa. La speranza di coach Bucchi e dei tifosi romani è che i prossimi inserimenti di Robinson ed Evans possano aiutare ad invertire la tendenza.
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