“Roma mi è entrata nel cuore, ora voglio restituire quanto di bello mi ha dato questa città”. Una cascata d’oro è in arrivo su Roma. È oro puro. Oro purissimo. Marcell Jacobs ne ha vinti due, pregiatissimi, eterni, nell’indimenticabile estate di Tokyo ed è proprio la freccia azzurra a lanciare un’edizione attesissima del Golden Gala Pietro Mennea, presentato stamattina a Roma sulla pista dello stadio Olimpico su cui sfreccerà il 9 giugno nei 100 metri. Una mini-Olimpiade all’Olimpico, una serata imperdibile che riunisce i sette campioni olimpici azzurri, e un totale di 15 campioni olimpici di Tokyo, 32 medagliati a cinque cerchi della scorsa estate e 66 finalisti, come sottolineato dal meeting director Marco Sicari. “Sono veramente entusiasta, non vedo l’ora di scendere in pista in un palcoscenico come questo – le parole di Jacobs, oro dei 100 e della 4×100, che correrà a Roma dopo l’impegno di sabato a Eugene – Berruti, Mennea, questa è la loro casa e per me è un onore essere paragonato a grandissimi campioni della nostra storia: darò il 110% di me stesso per cercare di regalare al pubblico un grande risultato. Roma mi ha dato tantissimo, mi sono anche tatuato il Colosseo sul braccio: quando alla fine del 2018, con Paolo Camossi, abbiamo deciso di trasferirci a Roma, sapevamo sarebbe stato il posto ideale per fare uno step successivo. Il Golden Gala sarà l’appuntamento più importante dell’anno dopo il Mondiale di Eugene”. Con quali ambizioni per la stagione? “Dopo Tokyo mi sono detto: e ora cosa facciamo? Per tre giorni ho fatto fatica, poi ho trovato altri obiettivi. A me piacciono cose difficili: vorrei rimanere il numero 1 per più tempo possibile”.
L’olimpionico delle Fiamme Oro ha parlato del recente 10.04 di Savona (“Pensavo di stare molto meglio, il virus non ha aiutato ma c’è ancora tempo: se faccio questo tempo sbagliando tutto…”) e del big match che lo attende a Eugene (“Sette americani contro un italiano, sarà una tappa fondamentale per capire il viaggio, adattarsi al fuso, una sorta di pre-Mondiale). Quindi ha passato in rassegna gli avversari che incontrerà sulla pista dell’Olimpico (gli americani Kerley, Bromell, Bracy, Young e King, il cinese Su) in particolare Trayvon Bromell: “Non mi aspettavo la sua falsa partenza a Birmingham. Ma vuol dire che non ne farà più, ora che ha sbagliato. E il cinese Su è partito fortissimo in semifinale a Tokyo”. Domani il volo per gli States, nuovo appuntamento agonistico in una vita pienissima di impegni e di soddisfazioni: “Al Giro d’Italia non mi aspettavo un’accoglienza di quel tipo – racconta – anche il Salone del Libro a Torino è stata un’esperienza nuova che mi ha regalato tantissimo. Fino a settembre starò a casa per tre settimane, non di più: ogni volta è come se ‘abbandonassi’ i miei figli, poi basta una giornata per riprendere la loro fiducia. Lo faccio per il loro futuro. Per me l’atletica non è mai stata un sacrificio, sempre un divertimento: fare quello che piace non è una possibilità di tutti e ringrazio la vita per avermelo permesso”. Da oggi nel tunnel dello stadio Olimpico, tra le maglie dei campioni dello sport, c’è anche la maglia azzurra delle Olimpiadi di Tokyo, griffata dal campionissimo: “Allo sport”, la dedica speciale.
MEI: “SETTE CAMPIONI OLIMPICI AZZURRI AL GOLDEN GALA, UN SOGNO” – “È un grande onore portare al Golden Gala 7 campioni olimpici azzurri – le parole del presidente FIDAL Stefano Mei – è un sogno che credo debba far contenti tutti gli appassionati d’atletica. L’Olimpico è la casa del Golden Gala, l’anno scorso Firenze è stata una bellissima esperienza ma tornare a casa era importante: il pubblico romano ha sempre dimostrato grande attaccamento all’atletica e potrà godersi gare straordinarie. La prevendita è già interessante con 11mila biglietti acquistati. Con Sport e Salute c’è stata assoluta condivisione di un percorso chiaro. Il CONI è sempre disponibile. Essere la Federazione di riferimento fa piacere, ora sta a noi dimostrare che siamo bravi anche a organizzare”.
NEPI MOLINERIS: “JACOBS EROE MODERNO” – Il Direttore Generale di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, ha sottolineato il prestigio di questa 42esima edizione: “Questo Golden Gala Pietro Mennea è davvero ‘Oro Puro’, Marco Sicari ha centrato perfettamente il concetto. Ad agosto abbiamo intravisto una pepita d’oro e ci sta portando verso una miniera meravigliosa, quella della promozione e dello sviluppo dello sport in Italia”. Nepi ha ricordato anche i trent’anni dell’attentato al giudice Giovanni Falcone, ha poi sottolineato le figure di Bruno Zauli e Primo Nebiolo nell’ascesa dell’atletica italiana, e ha definito Marcell Jacobs “un eroe moderno: tanti bambini possono vedere in lui un sogno, qualcosa da raggiungere. L’ho apprezzato tantissimo facendo insieme a lui il viaggio di ritorno da Tokyo: la sua serenità, nella consapevolezza di essere l’uomo di Tokyo 2020, è uno degli insegnamenti che il mondo dello sport riesce a darmi”.
A rappresentare il CONI è stato il Segretario Generale Carlo Mornati: “Un Golden Gala di questa portata è estremamente significativo per un movimento come il nostro – le sue parole – il CONI è orgoglioso di crescere insieme alle federazioni: con FIDAL siamo partiti insieme e per mano siamo cresciuti, è un cammino che parte da lontano. Dal punto di vista agonistico questo evento è il top: prima bisognava cercare i campioni olimpici all’estero, ora i campioni olimpici sono gli azzurri. Questi ragazzi hanno fatto un’impresa epica”.
È il meeting director Marco Sicari a svelare gli aspetti tecnici dell’evento: “C’è una squadra che sta lavorando davvero alla grande, FIDAL e Sport e Salute che marciano insieme verso un obiettivo comune ed è il primo passo verso gli Europei di Roma 2024. Stiamo allestendo un cast il più ricco possibile per questo Golden Gala: 15 campioni olimpici di Tokyo, 32 medagliati, 66 finalisti, e molti di più se si considerano le edizioni passate. Oltre ai 100 metri con Jacobs e l’argento di Tokyo Kerley, tra le gare di maggior valore avremo i 200 femminili con Asher-Smith vs Miller-Uibo, e con loro Allyson Felix, la donna più medagliata dell’atletica che ha scelto di venire a Roma nella sua ultima stagione sportiva: sono sicuro che l’Olimpico saprà tributarle l’applauso migliore. Lo stesso per Tamberi e Barshim protagonisti della medaglia d’oro condivisa a Tokyo. L’insorgere in calendario dei campionati africani ci ha dato qualche problema nel mezzofondo ma avremo comunque Barega e Kiplimo nei 5000, le siepi con due medaglie di Tokyo (Girma e Kigen), la Muir nei 1500 (anche con Gaia Sabbatini). Ostacoli con Camacho-Quinn e Bol, asta con Nageotte, lungo con Mihambo e Vuleta oltre alla nostra Iapichino. Disco con 6 finalisti su 8 dei Giochi. La marcia è un inserimento eccezionale che abbiamo voluto proporre per tributare l’omaggio a Massimo Stano, che sarà in gara, e Antonella Palmisano che farà da madrina e da co-starter”. Tra le gare-extra anche un 200 con tre dei quattro azzurri della magnifica staffetta dei Giochi: Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta.
Tante star mondiali e tanta Italia. In pista ci sarà anche la campionessa europea U23 dei 1500 Gaia Sabbatini che sogna in grande: “Il record italiano di Gabriella Dorio è tra i principali obiettivi, non so dire se riuscirò ad attaccarlo già al Golden Gala ma sicuramente ci proverò nel corso della stagione – le parole della mezzofondista delle Fiamme Azzurre, a sua volta in partenza per Eugene – il giorno dopo sarà il mio compleanno e voglio farmi un bel regalo: vengo all’Olimpico a vedere questo meeting da quando ho 10 anni e ho sempre pensato che un giorno l’avrei voluto correre…”.
Alla conferenza di presentazione erano presenti anche Roberto Tavani, delegato allo Sport della Regione Lazio (“Un grande evento che abbiamo nel cuore da tanto tempo, la partnership con FIDAL gode di ottima salute”) e Alessandro Onorato, assessore allo Sport, Turismo, Grandi Eventi e Moda di Roma Capitale. “La Rai dovrà fare il miglior Golden Gala della storia”, le parole di Alessandra De Stefano, direttrice di RaiSport, che quest’anno ha acquisito i diritti per la trasmissione dell’intera Wanda Diamond League e non esclusivamente della tappa italiana. “Abbiamo il regista più bravo, Pierluigi Bonelli, e ci metteremo il cuore e l’energia. Lo dobbiamo all’atletica, al pubblico, ai campioni che ci rendono bella la vita. Gli under 17 guardano poca televisione ma Marcell Jacobs è uno degli atleti con più seguito: mi piace pensare che il 9 giugno ci siano tanti giovani allo stadio”. Per vivere uno spettacolo di gioia pura. Tutto d’oro.