La sicurezza ha funzionato. Il Palalottomatica blindato? No, semplicemente molto controllato, grazie anche alle misure di prevenzione diramate dalla polizia di stato, con un immenso elenco di quanto non è stato possibile far entrare nell’impianto di Roma. E questo ha rassicurato molto, tanto ai varchi per l’ingresso con minuziose perquisizioni, tanto all’interno, mettendo quindi da parte l’ansia e la paura scatenata dall’attacco terroristico di Manchester proprio durante il concerto della piccola star americana seguita da milioni di teen agers e non solo. E l’importanza dei controlli e della sicurezza viene amplificata particolarmente quando il pubblico del Palalottomatica è composto principalmente da famiglie, bambini ed adolescenti, con tanta tanta voglia di vedere e soprattutto ascoltare la ventitreenne cantante americana che a livello di voce e di spettacolo davvero non si risparmia cantando, saltellando e ballando sul palco in uno spettacolo minuziosamente preparato nella sua struttura e negli effetti da mostrare al pubblico.
Il ‘Dangerous Woman Tour’ fortunatamente elimina quindi la parola Danger dal proprio vocabolario. E Ariana lo sa e cerca di dare il meglio di se, una sorta di ricostruzione dopo le macerie di Manchester, al punto di commuoversi durante la canzone che è diventato il simbolo di quella gioventù duramente e vilmente colpita in Inghilterra.
Uno Show studiato nei minimi dettagli dicevamo, per un grande show d’effetto, con quattro costumi di scena indossati da Ariana anche se, onestamente e soggettivamente, appaiono un po’ troppo succinti di fronte ad una marea di bambini e ragazzi molto molto giovani a partire da circa 7-8 anni di età, con dieci ballerini che sembrano essere usciti dal miglior corpo di ballo moderno, con una scenografia minimalista ma d’effetto con un fondale bianco che si trasforma in schermo luminoso e pannello per proiezioni e due scale che di volta in volta vengono spostate e posizionate sul palco, con delle luci che sembrano evitare l’idolatria del personaggio senza un vero e proprio riflettore che punta direttamente sulla cantante della Florida, ma che quindi la fanno risaltare per le sue qualità canore in termini di qualità di voce ed intonazione e soprattutto energie spese sul palcoscenico.
Ed eccoli i brani che scivolano via uno dopo l’altro, carichi di energia, balli e qualità. Poche parole sul palco, quasi nulle, ma che lasciano spazio alla musica, hit del passato e brani dell’ultimo lavoro che da il nome al tour, sia con la band, sia con le basi, ma che in tutti i casi fanno da splendida cornice ad una voce potente all’altezza dei grandi eventi musicali mondiali. Una voce che fanno avvicinare Ariana ad una grande cantante recentemente scomparsa, ma sicuramente apprezzatissima dal pubblico: Whitney Houston.
La ricerca del perfezionismo di scena è la vera chiave di questo concerto, dove nulla è lasciato il caso, e spazi per improvvisazione davvero non ce ne sono, neanche quando durante il concerto Ariana si è anche commossa, per la fan action che i fan le hanno dedicato durante la canzione Thinkin bout you. Uno spettacolo molto tecnico quindi e di grande effetto.
Serata fantastica quindi al palottomatica per i fans che attendevano il ritorno in terra romana dal maggio 2015 durante il suo Tour Europeo Honeymoon.
SETLIST:
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01. Be Alright
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02. Everyday
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03. Bad Decisions
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05. Knew Better Pt. II
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06. Forever Boy
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07. One Last Time
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08. Touch It
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09. Leave Me Lonely
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10. Side to Side
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11. Bang Bang
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12. Greedy
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13. Focus
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14. I Don’t Care
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15. Moonlight
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16. Love Me Harder
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17. Break Free
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18. Sometimes
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19. Thinking Bout You
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20. Over the Rainbow
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21. Problem
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22. Into You
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23. Dangerous Woman