Al via la prima edizione del ROMENS, il festival della salute mentale per l’inclusione sociale contro il pregiudizio. Inaugurato il mosaico realizzato dai ragazzi del centro diurno “La Fabbrica dei Sogni”
La prima edizione del ROMENS, evento a cura del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2, è partita. Una settimana di eventi, spettacoli, sport, arte e cultura nel territorio dei municipi della ASL Roma 2, che avranno il compito di promovere e prevenire il preconcetto sulla salute mentale, per abbattere i muri del pregiudizio e per favorire atteggiamenti di accettazione.
Tanti gli eventi che sono partiti oggi con l’inaugurazione del Metromens, un mosaico esposto all’ingresso della fermata della metro Torre Maura, alla presenza del Direttore Generale della ASL Roma 2, dott. Giorgio Casati, del Direttore generale Atac, Ing. Alberto Zorzan, del Presidente del VI Municipio, Nicola Franco, dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, del Presidente della Commissione VI – Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro, Erica Battaglia e dell’attrice e madrina del Festival Cinzia Leone.
Il mosaico realizzato in ceramica riciclata, realizzato con la tecnica trincadia, ovvero ceramica rotta in modo casuale e ricomposta per la creazione del disegno, misura 8 metri di lunghezza per 1,60 metri di altezza e la sua esposizione è motivo di vero orgoglio, sia per la ASL Roma 2, come ha affermato il Direttore della ASL Roma 2, Giorgio Casati, frutto di una continua collaborazione con il VI Municipio in grado di curare aspetti di natura sociale, sia per il direttore generale dell’Atac Alberto Zorzan e dell’Assessore Patanè che auspicano momenti di riflessione per coloro che transitano nella stazione della metropolitana ispirati dal mosaico contenente elementi delle arti e della natura.
Esplosiva la riflessione di una emozionata Cinzia Leone, “madrina non della performance, ma madrina della defaillance” enfatizzando il concetto dell’imperfezione in cui non è obbligatorio vivere essendo perfetti e la ricerca della vita e la costruzione del proprio sè mettendoli in discussione ogni giorno, perche la vita è dinamica, fatta di felicità, cadute, dolori, paure.
Nella cerimonia gli stessi ragazzi che hanno realizzato l’opera sono stati chiamati a ricevere il meritato applauso dal pubblico presente e dalle istituzioni intervenute, esprimentdo le proprie emozioni sia per aver lavorato sul mosaico, quanto nel vederlo esposto davanti a migliaia di persone che giornalmente transitano per utilizzare i mezzi pubblici.
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