La V edizione di “Corri con Chiara per la ricerca” coinvolge un intero quartiere. Una meravigliosa mattinata di divertimento e sport
Nonostante il subentro dell’ora legale, il piazzale per il ritiro dei pettorali di gara si è riempito di prima mattina. Tanti i ragazzi di tutte le età vestiti in blu, il colore della maglia della corsa, accompagnati da genitori ed amici a prendere parte, per una partecipazione superiore ai 250 concorrenti, a questa gara non compettiva che non ha arginato lo spirito agonistico di bambini ed adolescenti.
Una partecipazione massiva che, per comodità organizzativa, è stata suddivisi in tre onde di partenza con lunghezze del tracciato differenti in base alle età. La protezione civile posta a tutti gli incroci per indicare il percorso da seguire è stata coadiuvata da equipaggi della Polizia di Roma Capitale pronti ad interrompere il traffico al passaggio dei ragazzi a macchia di leopardo per non creare disagi ad una rada circolazione del traffico domenicale.
Per questo, la prima onda della mattinata ha visto bimbi e ragazzi fino ad 11 anni di età, il gruppo sicuramente più corposo, che ha non solo coinvolto i ragazzi del quartiere ma anche intere classi di scuole elementari e medie vedendo il piccolo serpentone snodarsi su un tracciato di circa 1,2 chilometri, presidiato da volontari lungo il percorso.
La seconda onda, dai 12 ai 15 anni è stato quello che a livello agonistico ha visto la competizione maggiore con i ragazzi, già conoscitori delle strade del quartiere da percorrere, hanno esteso lunghe falcate per coprire un percorso di 2,8Km per giungere all’interno del plesso scolastico di quartiere.
Ed infine una terza onda composta da adolescenti più grandi, fino a 18 anni ed adulti, a coprire una distanza più lunga di 4,5km totali che ha visto percorrere i 3 giri dell’anello stradale previsto a ritmo di corsa per i più giovani, ed una passeggiata rigenerativa per coloro che hanno voluto partecipare alla corsa a prescindere dall’evento sportivo.
La corsa è stata una festa con applausi continui e supporto ai concorrenti ai vari passaggi, nella consapevolezza di tutti che l’evento è stato organizzato per la raccolta fondi dall’associazione ‘Laboratorio di Chiara‘ da destinare alla ricerca nell’ambito della “XVI edizione della Settimana Internazionale della Consapevolezza e dell’Informazione sui tumori cerebrali”, fondi indispensabili per i progetti di ricerca dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma incentrati sul sistema immunitario e sul medulloblastoma.
Ma la festa più grande è stata quella di ritrovarsi tutti assieme nell’arena dell’Istituto Comprensivo Solitati Tiburzi – Plesso Cardarelli che contiene anche la succursale del Liceo Statale Eugenio Montale. Una fantastica macchia blu ad attendere le premiazioni delle singole categorie maschili e femminili ma che ha visto anche la premiazione speciale dei più piccoli partecipanti alla gara di solo 3 anni, e del meno piccolo partecipante dell’età di 92 anni, classe 1930.
Non è mancata l’assistenza sanitaria sul percorso seguendo i concorrenti dopo aver assicurato la presenza in zona partenza ed all’arrivo grazie all’organizzazione di volontariato Arvalia che, con il suo personale sanitario, è presente pntualmente in numerosi eventi sportivi nella Capitale.
“Una corsa bellissima, caratterizzata dalla voglia di aiutare gli altri“, con queste parole Marco Giovinazzo, organizzatore dell’evento, ha voluto ringraziare tutti per la partecipazione a questo evento che conta, edizione dopo edizione, sempre più partecipanti, sopratutto in questa ripresa collettiva del tracciato sulla strada dopo due anni pandemici in cui la corsa è stata svolta in maniera virtuale, comunicando in autonomia i tempi di percorrenza. Voglia di aiutare gli altri, parole rivolte come ringraziamento anche verso i tanti volontari che, con il loro prezioso aiuto, hanno reso possibile questo evento, dando sin d’ora appuntamento alla VI edizione il prossimo anno.