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A Roma, 8.700 runners alla Corsa di Miguel

foto: Riccardo Piccioli

Dopo tre anni di buio dovuto alla pandemia, gli italiani sono tornati a correre. Oggi, a Roma, alla 23^ Corsa di Miguel, la 10 chilometri più partecipata d’Italia da ormai un decennio, oltre 8.700 runners hanno tagliato il traguardo all’interno del tempio dello sport, lo Stadio Olimpico. Nella sola gara competitiva hanno chiuso la prova 4.212 partecipanti (3124 uomini e 1088 donne), insieme ai circa 2.000 non competitivi sulla stessa distanza e agli oltre 2.500, perlopiù studenti delle scuole romane, che hanno colorato la Strantirazzismo, la passeggiata di 3 chilometri partita dal Ponte della Musica. Un successo quello della gara organizzata dal Club Atletico Centrale di Roma, insieme alla Uisp Roma che ha contribuito all’organizzazione della Strantirazzismo, che che fa ben sperare tutto il mondo delle corse su strada italiane, considerati i numeri davvero importanti di partecipazione.

La Corsa di Miguel, che dal 2000 ricorda la figura del poeta maratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez, uno dei 30.000 desaparecidos, è stata una grande festa del running e della solidarietà, con la partecipazione massiccia delle joelette, le speciali carrozzine che hanno consentito a persone non in grado di correre o camminare di vivere ugualmente nella pancia del gruppo trasportate dai runner alfieri, e delle 34 associazioni di solidarietà che hanno dato vita a una sorta di festival lungo il percorso. Alla gara, hanno partecipato anche l’Assessore allo Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, che insieme ai componenti della segreteria dell’assessorato ha corso la Strantirazzismo, e il Delegato allo sport della Regione Lazio Roberto Tavani che ha partecipato alla 10 chilometri.

Domani, alle ore 16.00, su RAI Sport, si potranno rivivere le emozioni dell’evento attraverso il lungo servizio che la testata giornalistica proporrà ai telespettatori.

La Corsa di Miguel è stata la prima tappa del Grande Slam Città di Roma, che vede gemellate alcune tra le più affascinanti corse al mondo quali l’Appia Run, la Corsa dei Santi e la We Run Rome.

 

LA GARA: VITTORIE PER FONTANA E FASCETTI

Grazie anche alle condizioni meteo favorevoli, la gara tecnica è stata di buon livello e gli atleti in gara per il successo non si sono risparmiati. A vincere la 23^ edizione è stato l’atleta del CS Aeronautica Militare Michele Fontana, specialista del cross che nell’ultimo tratto di gara, sulla pista dello Stadio Olimpico, ha staccato gli avversari chiudendo con un buon 28:57. “E’ stata una bella gara, con avversari veloci e competitivi con i quali ho corso per tutto il tragitto ad un ritmo sostenuto – ha dichiarato il vincitore -. Nell’ultimo tratto sentivo di avere ancora tante energie e ho provato l’allungo che è risultato vincente”. Al secondo posto si è piazzato Samuele Angelini dell’Atletica Arcobaleno Savona (29:02), al terzo il vincitore della passata edizione, l’eritreo Freedom Amaniel dell’X-Solid Sport Lab (29:10). Stesso scenario nella gara femminile, dove la romana delle Fiamme Gialle Sveva Fascetti ha tagliato il traguardo per prima in 33:11 grazie ad uno sprint finale sulla pista dello stadio. “Finalmente sono riuscita nell’impresa di vincere questa gara così importante, dove mi ero classificata seconda e terza in passato. Questa è una gara che sento, in quanto sono romana e so quanto sia sentita da tutti i cittadini della capitale. Sono anche molto soddisfatta della mia performance che ho realizzato anche grazie ad un’ottima condizione di forma in cui mi trovo”. Al secondo posto, staccata di due soli secondi (33:13), si è piazzata Alessia Tuccitto del Caivano Runners, al terzo Lucia Mitidieri (34:12) dell’Asd Piano ma Arriviamo.

Tra le note di colore, da segnalare la presenza del runner più amato dai romani, Giorgio Calcaterra, che tra l’altro figura nell’albo d’oro dei vincitori della Corsa di Miguel, e dei due amici-rivali olimpici, Massimiliano Rosolino e Bruno Mascarenhas, ormai da sette anni impegnati in una sfida personale che, ancora una volta, si è risolta in favore del bi-olimpionico di nuoto.