E proprio nella giornata in cui la stazione spaziale ISS sorvola la capitale con a bordo l’astronauta Nespoli, è stata presentata alla stampa la straordinaria mostra Cosmos Discovery a Roma negli spazi espositivi del Guido Reni District.
Una vera a propria mostra mondiale sull’era aerospaziale dell’umanità, illustrata alla stampa dal dott. Alessandro Cecchi Paone, presentatore televisivo e divulgatore scientifico, che ha davvero tirato fuori le unghie ponendosi al top per la qualità e la quantità dei reperti presenti provenienti dagli enti spaziali, americani, sovietici ed europei.
Come avevamo già introdotto in un precedente articolo, gli oltre 3000 metri quadrati organizzati in 10 sezioni narrano la nostra storia di scoperte nello spazio, iniziando da Giulio Verne, nell’ambito letterario, proseguendo con la cagnetta Laika, il primo uomo nello spazio Yurj Gagarin, proseguendo per le missioni Apollo, proseguendo con le missioni della navetta spaziale americana Space Shuttle, fino ad arrivare alle esplorazioni sui pianeti nel nostro sistema solare.
Moltissimi i modelli delle tute spaziali originali presenti, provenienti dalle collezioni sia americane che sovietiche, di tutte le epoche dalle più antiche, come la tuta dell’astronaura Glenn della missione Apollo, fino a quelle più recenti utilizzate per le uscite attorno alle stazioni spaziali ed inoltre l’abbigliamento indossato dagli astronauti per le missioni che contemplano lunghi soggiorni fuori dall’atmosfera. Tutte le tute sono poste nelle teche espositive, circondate da innumerevoli particolarità che raramente possono essere viste, come ad esempio il cibo che si mangia nello spazio (crackers, cibo liofilizzato, e pranzi davvero condensati, ma anche più recentemente bibite gassate), o i pantaloncini utilizzati nelle stazioni orbitanti per l’attività fisica o di riposo, guanti, oggetti necessari nelle passeggiate spaziali e molto molto altro.
Ma non solo gli oggetti. Sono presenti anche fedelissime ricostruzioni dei cockpit delle navicelle spaziali, ed attrezzature elettroniche originali che ne hanno permesso il corretto funzionamento fino ad ospitare reperti del centro di controllo di Houston, ed ancora il rover lunare che ha servito l’equipaggio americano per le missioni esplorative sulla Luna messo a confronto con il rover lunare russo Lunochod… ed approposito del suo e terra lunare, sono esposti una collezione di asteroidi vecchi di decine di milioni di anni fino a reperti provenienti dal suolo marziano.
Una mostra quindi davvero a tutto tondo che abbraccia tutte le sfaccettature dell’incredibile conquista dello spazio da parte del genere umano.