Il 15 settembre, all’interno del complesso adiacente allo Stadio Olimpico, si svolgeranno le qualificazioni europee di arrampicata sportiva per le Olimpiadi del prossimo anno. Punta di diamante della nostra nazionale sarà il neo-campione del mondo Matteo Zurloni, che ha già staccato il pass per Parigi 2024.
Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, fa gli onori di casa, sottolineando in primis la crescita dello Speed climbing ed il suo forte appeal tra le fasce più giovani della popolazione, ricordando che si sta investendo tanto in questo sport. Poi l’elogio al centro sportivo del Foro italico: “è unico al mondo”.
È stato il turno, poi, del presidente della Federclimb/FASI, Davide Battistella. “Il bambino dopo aver imparato a gattonare tenta di arrampicarsi”, afferma, per poi continuare: “Importante è capire che scalare le pareti non è finalizzato solo allo sport agonistico, ma serve prima di tutto ad una crescita gestuale degli alunni, che acquisiscono più padronanza del proprio corpo, equilibrio ed autostima”.
Sollecitato dai giornalisti riguardo la possibilità di creare sempre più impianti di arrampicata, il presidente della Federazione di arrampicata sportiva ha illustrato i costi delle pareti da scalata: per i pannelli per bambini sono necessari circa 2-3000€ ; le pareti professionali, invece, partono dai 50-60.000€, considerando che il climbing per il momento è una disciplina che si pratica prevalentemente indoor, anche se potrebbe crescere anche nella sua dimensione all’aperto.
Divertente il commento “live” di Matteo Zurloni mentre scorrevano le immagini della sua impresa iridata di due settimane fa (record europeo, Campione del mondo e pass per Parigi): “In finale il mio avversario ha rischiato il tutto per tutto ed ha fatto falsa partenza. Avrei voluto comunque far la salita: vincere sul campo anche la finale sarebbe stata la ciliegina sulla torta”.
Giovanni Malagò, quindi: “Questo sarà l’evento di gran lunga più importante per la neonata Federazione sino ad ora: la FASI cresce, è una scommessa vinta. Insieme a surf skate, infatti, l’arrampicata è una delle novità del programma Olimpico parigino.
Anche il presidente del CONI ha sottolineato il target estremamente giovanile: “C’è grande interesse tra gli under 20: il CIO deve guardare alle nuove generazioni”.
Poi l’accenno agli ingenti investimenti nelle strutture: “Tanta energia è stata dedicata al rendere possibile praticare arrampicata a più ragazzi possibile” e la chiusura dedicata al collega ed amico Davide Battistella: “Ha un entusiasmo e una passione pazzesca, non spendo sempre queste parole, perciò hanno un valore di un certo tipo”.
Malagò ha asserito infine di aspettarsi qualche nuova carta olimpica, pur consapevole che sarà “moooolto complicato”: “In questo sport è più difficile raggiungere questo traguardo rispetto ad un buon piazzamento mondiale: il CIO dà pochi posti per ogni continente, ed in Europa c’è forte concentrazione di campioni”.
Infine, il presidente e fondatore dell’International Federation of Sport Climbing – IFSC, Marco Scolaris, colui che ha portato l’arrampicata sportiva ai Giochi Olimpici. Scolaris si è detto orgoglioso del fatto che l’arrampicata possa essere accolta in uno templi dello sport italiano.
Anche lui soddisfatto del trend positivo della disciplina, ma anche consapevole delle responsabilità che ciò comporta: “Nel mondo oggi ci sono oltre 40 milioni di praticanti. Non c’è più bisogno di convincere le persone a fare questo sport. Sta a noi adesso adempiere al nostro ruolo sociale”.
Appuntamento per la gara il 15 settembre, Foro Italico, a partire dalle 14 per quanto concerne le qualificazioni (biglietti gratuiti qui per la sessione pomeridiana); le finali inizieranno alle ore 20. Le dita sono già incrociate.