L’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, è un obiettivo da perseguire nell’ottica dell’offerta a tutti della cultura in Italia. Con questo intento Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, ha avviato in numerosi Musei Civici una ricca offerta di percorsi tattili e attività di formazione per studenti e operatori specializzati, all’interno del progetto “Musei da toccare” ed è completamente gratuito per gli utenti. Il tutto nell’ambito del progetto ‘L’Arte ti Accoglie: video LIS nei Musei Civici. Dopo il lancio dell’iniziativa presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi, con il primo video LIS (Lingua dei Segni Italiana con sottotitoli) posizionato nel cortile del museo e presentato in occasione dell’inaugurazione del nuovo allestimento museale, sono stati realizzati altri dieci video, della durata di circa tre minuti e proiettati su supporti multimediali, ora disponibili nei seguenti spazi del Sistema: Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali, Centrale Montemartini, Museo Carlo Bilotti-Aranciera di Villa Borghese, Museo Pietro Canonica, Musei di Villa Torlonia: Casino Nobile e Casina delle Civette, Museo Napoleonico, Museo dell’Ara Pacis e Galleria d’Arte Moderna e prossimamente anche ai Musei Capitolini.
Nella presentazione del progetto presso il museo Napoleonico di Roma, il vicesindaco Luca Bergamo ha iltre aggiunto: “Mettere nei musei percorsi tattili e video in LIS significa ricostruire dentro gli spazi che ospitano la ‘cultura da ricevere’ dei luoghi in cui la ‘cultura si forma’, in cui c’è l’esperienza di vivere insieme e non solo l’estasi dell’oggetto”.
In assenza della vista saranno invece le mani ‘a vedere’ grazie ad una tecnologia innovativa, composta da: un anello sensoriale, vero elemento di innovazione, in grado di riconoscere gli speciali sensori applicati accanto alle opere e far partire le informazioni audio descrittive; un sistema di speciali sensori incapsulati su codifica braille, posti sulle basi delle opere o delle riproduzioni delle stesse; un tablet, con note audio che raccontano aneddoti e storie legate ai segmenti di opera attivati; un thermoform, ovvero una mappa tattile, con informazioni utili alla sicurezza (es. ostacoli fisici) e guida alla dislocazione delle opere audio-tattili, per una maggiore autonomia all’interno dello spazio museale. Il thermoform è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano.