Aouar, Lukaku e Belotti regalano una vittoria esterna preziosissima al tecnico portoghese
Una vittoria che regala tre punti in trasferta a una squadra che da troppo tempo aveva perso il vizio. Non un’impresa ma certamente un atto dovuto in una settimana tosta nonostante le due vittorie consecutive (ora tre). La Roma si riprende e lo fa coi suoi attaccanti ma pure con il centrocampista in più che era mancato, Aouar.
Fiducia obbligata che viene presto ripagata dal francese, che apre le danze al 19’ e segna il suo primo gol in Italia. Ranieri, invece, si mette a specchio con il 3-5-2, inverte gli interni di centrocampo (Sulemana e Makoumbou) e davanti si affida ai chili di Petagna (subito pericoloso di testa). La differenza di qualità è evidente e la Roma, pur senza fare niente di clamoroso, riesce presto a incanalare la gara con il maggior talento. Le reti arrivano subito dopo proprio da Aouar (assist di Spinazzola) e ancora da Lukaku (di petto, sesto gol in sette gare da titolare). Belotti nella ripresa brucia Zappa e insacca il 3-0. Sul 4-0 di Lukaku non c’è più partita, con il Cagliari che cerca di salvare solo l’orgoglio e va in gol con Prati.
Brutte notizie invece per Dybala che poco prima del fischio della fine del primo tempo dopo uno scontro con Prati è stato costretto ad abbandonare il campo in lacrime. Finale amaro con il rigore firmato Nandez concesso alla squadra di casa a causa di un fallo in area di Cristante.
La ripartenza giallorossa c’è e si fa sentire davanti al pubblico dell’Olimpico. Torna la Roma con le reti di Lukaku e Pellegrini, due nomi di spessore all’interno di questa rosa, e con lei torna anche un pizzico