#Cinema e Fiction

Indipendentementi al Teatro Flavio

teatro flavio

La rassegna di cinema indipendente dal titolo “Indipentementi” torna in scena al Teatro Flavio di via Crescimbeni a Roma.

Giovedì 12 ottobre a partire dalle ore 19,30 saranno proiettati due film indipendenti, uno “Dalle parti di Astrid”, del regista e organizzatore della rassegna Federico Mattioni mentre alle ore 21,30 sarà la volta di “Three the Movie”, della regista friulana Elisabetta Minen.

L’evento, o meglio la duplice proiezione prevederà un biglietto di ingresso di 5 euro, valido per la visione di entrambi i lavori, di un buffet e la possibilità di incontrare cast e registi, saranno destinati a sostegno del cinema indipendente.

 

Dalle parti di Astrid, un viaggio alla ricerca di un animo umano di una diciottenne. Una ricerca di se stesso in un giardino incantato, un posto di sogni che illuminano la strada per tornare all’infanzia, una strada ben diversa da quelle di Roma, strade invase di grovigli esistenziali e generazionali. Una favola metropolitana fatta di sogni ed immaginazione. Ma il mistero che si cela dalle parti di Astrid è nelle mani di una donna giapponese che entra in contatto con Astrid sotto l’egida di un misterioso uomo. Provengono entrambi da molto lontano.

Three the Movie è un lavoro cinematografico definito un disincanto poetico, una storia fatta di suggestioni che si sciolgono l’una nell’altra. Tre giovani di diversa origine, religione e progetti di vita. Uno scenario: la nitida Udine, mitteleuropea, elegante, silente. Diversità e uguaglianza, integrazione e smarrimento, fede e fiducia sono alcuni dei temi trattati, in un gioco di specchi delicato e coinvolgente. Il numero 3, il numero perfetto, il numero religioso e spirituale, ed i suoi multipli, sei, nove. Vettori sapienziali che ci conducono al cuore teologico dei monoteismi. Tre, la Trinità cristiana. Sei, le punte della Stella di David, la Stella degli Ebrei. Nove, il volto di Dio per la tradizione Sufi, secondo la cultura islamica. Un film in cui l’importanza dei numeri viene risaltata dalle differenze religiose non messe a confronto, ma senza dubbio affiancate in tre storie: La storia di Irene, una ragazza carnica, cristiana; di Pavel, ucraino ed ebreo; di Mehdi, iraniano e musulmano. Tre storie in un unico punto, una stessa città: Udine, città del nord, bella, ordinata, fredda. Spicca la colonna sonora originale, la cura della fotografia e la forza recitativa degli attori. Il film ha vinto 26 premi internazionali (in tutti i comparti creativi), 8 nominations e 27 selezioni.