Una serata difficile e amara per la Oxygen Roma Basket che sul parquet di casa, perde dignitosamente ai quarti di finale di play-off contro l’Humana Reyer Venezia con una differenza di 30 punti
Questa sera, al palazzetto dello Sport di Roma, cori, colori, fomento e applausi hanno accompagnato per tutto i match le ragazze del coach Di Meglio che fin da subito hanno provato ad assottigliare il divario di punti, ma Venezia gioca proprio un altro gioco.
La Reyer, in tenuta oro amaranto, incalza la partita al meglio e grazie alle sue brillanti giocatrici Kuier e Villa ottiene subito un parziale di 0-9; coach Di Meglio all’8:16 chiama il primo time out e carica le sue ragazze.
Dongue, cestista biancoverde, ottiene numerosi canestri, segna i primi due punti e cerca di spronare le sue compagne ma Venezia risponde bene agli attacchi e continua a totalizzare canestri; il primo quarto si chiude 16-27.
Cuzkor apre i secondi dieci minuti di gioco con una bellissima tripla e insieme alle sue compagne e cerca di contenere gli attacchi veneti ma la squadra ospite non ha intenzione di levare il piede dall’acceleratore e tiene alto il suo punteggio, complici anche i tanti tiri imprecisi della squadra di casa che fanno suonare il ferro, ma che non muovono la retina del canestro.
Natali e Kalu non si arrendono e tengono alte le speranze, il divario di punti è però ancora troppo ampio e si va all’intervallo su un punteggio di 28-55.
La Oxygen rientra bene in campo e inizia ad attaccare ottenendo un parziale di 11-5 che manda in visibilio i 1672 tifosi romani sugli spalti che, pur essendo una partita infrasettimanale, scaldano il palazzetto e raggiungono il record stagionale di presenze.
Pubblico delle grandi occasioni che vede, tra i tanti presenti anche i tifosi del Branco, prendere la loro curva che da la spinta alle lupe della pallavolo. La tifoseria sportiva romana si riunisce quindi, a prescindere dalla disciplina, nell’impianto di piazza Apollodoro: lo sport chiama, i tifosi rispondono.
La Reyer non si lascia intimorire e continua a battere forte sul ferro fino alla fine del terzo quarto che si chiude 42-71. Negli ultimi minuti di gioco sugli spalti si scatena una vera e propria festa che aumenta sempre di più fino alla fine con una bellissima standing ovation per sostenere le ragazze capitoline che non mollano fino alla fine.
La partita termina con 61-91 ma per la Oxygen è comunque una grande vittoria sia per la posizione in campionato (tra le prime otto squadre migliori) sia per la Coppa Italia.
Tra affetto, sorrisi e ancora tanti cori le ragazze della Oxygen, guidate da capitan Romeo, rimangono in campo a festeggiare con i loro fantastici tifosi.
Coach Vincenzo Di Meglio: “Oggi davanti avevamo una squadra che voleva veramente andare avanti nel turno. Noi invece all’inizio siamo stati troppo arrendevoli, fortunatamente non abbiamo mollato e qualche reazione l’abbiamo avuta. Magari potevamo far meglio con qualche tiro da sotto canestro, siamo stati un pò troppo soft. Potevamo anche fare qualche difesa più dura soprattutto nel primo tempo, dobbiamo accettare il risultato ed essere contenti dell’anno che abbiamo fatto. In questa stagione avendo portato il nome di Roma ci siamo resi conto del ritorno che abbiamo avuto, perché chiunque ci ha detto che tutto questo è un bene per la pallacanestro italiana, specialmente per quella femminile. Speriamo di continuare così perché far innamorare ancora di più una piazza come Roma della pallacanestro femminile sarebbe un bellissimo traguardo. Le oltre 1600 persone di oggi sono un grandissimo traguardo per la nostra società, oggi c’era grande entusiasmo intorno alla squadra. L’affetto il prossimo anno può solo aumentare, noi al nostro primo anno abbiamo fatto i playoff e il prossimo anno dobbiamo essere ancora più bravi su ogni aspetto. Dobbiamo migliorare soprattutto nella programmazione e nell’organizzazione di tutte quelle piccole cose quotidiane che forse al primo anno si possono giustamente aggiustare”.
Complimenti alle vincitrici, ma Roma, quando viene chiamata, seppur nell’anno del debutto tra le grandi, dimostra di esserci e a pieno titolo.