Quando il diavolo ci mette la coda. Che dire. Questa volta si è trattato di un colpo di coda con sparo. Tutto pronto, la prima delle tre semifinali della gara più attesa, quella dei 100: per la bellezza, l’ adrenalina che comporta e per la riconferma di Marcell Jacobs, arriva puntuale allo Stadio Olimpico, Matteo Melluzzo parte allo sparo, con gli altri, tira e taglia il traguardo con 10.13, davanti agli altri. Gran sollievo e grande gioia per tutti, dura un attimo. In pochi ci eravamo accorti che c’era stata una falsa partenza. E che alcuni atleti erano rimasti ai blocchi. Avevamo gli occhi puntati sul siciliano bronzo Under 20 agli Europei di Tallin. E lui aveva il cuore e lo sguardo puntato sulla linea di arrivo. L’ha conquistata per primo, seguito da altri, nessuno di loro, e neanche noi, avevamo sentito il suono di un secondo sparo, il controstart, che bloccava tutto. Il tifo all’Olimpico era forte. Poi è stato chiaro, questione di colpo, di start… Niente da fare. Bisognava ripetere. Intanto si va avanti con le altre semifinali, Chituru Ali fa i 10.10, poi è la volta del campione olimpico Jacobs che segna i 10.05. Insomma tre italiani sono i più veloci, con tempi più che buoni. Tre azzurri su otto velocisti che sarebbero scesi in pista alla ricerca dell’oro di Roma. Ali in gara sarà poi medaglia di argento con record personale 10.05, dietro a Marcell Jacobs che si riconferma oro con 10.02. Doppietta, e magari con Melluzzo tripletta. E invece! Ecco la coda del diavolo. La semifinale annullata si ripete, Matteo si ferma a metà. Si piega su se stesso, ha uno stiramento. Ci aveva creduto. Ci avevamo creduto. La beffa ha vinto… e a noi non piace.
#Atletica Leggera
#Il filo di Anna Maria Di Luca
#In evidenza rubriche
#In evidenza sito
#Rubriche
#Sport
#Speciale Europei Atletica Roma 2024