I tuffi sincronizzati dai tre metri femminile non premiano le due atlete romane all’Aquatics Centre di Saint-Denis di Parigi
Una gara iniziata con gli obbligatorieseguendo l’ordinario ritornato carpiato e le azzurre sono le uniche a portarlo insieme alle ucraine: italiane coordinate e determinate, figura unica e 49.20 punti per cominciare. Le ucraine trovano, invece, maggiori difficoltà nell’esecuzione. Nel secondo obbligatorio, il rovesciato carpiato, Elena Bertocchi e Chiara Pellacani dopo il salto sono brave a recuperare e con 45 punti classificandosi seste nel ranking parziale.
Nei tuffi con figura libera le campionesse del mondo cinesi hanno già quasi la gara in tasca: con un tuffo di livello di difficoltà 3.0 ottengono 77.40 punti mentre le azzurre con il loro doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato ottengono 68.40. La forbice dei punti si allarga sempre di più ed il contatto con le cinesi e le americane è sempre più ampio.
Ma fino all’ultimo Chiara ed Elena si contendono la medaglia di bronzo: servono 71 punti. “Uno, due, tre”, conta Chiara. Il tuffo è buono, doppio e mezzo indietro carpiato, ma leggermente abbondante nella parte finale e ottengono 62.10 che le mantiene al quarto posto (293.52), davanti alle australiane, ma dietro alle britanniche Harper-Mew Jensen che hanno preso il gradino più basso del podio con il punteggio totale di 302.58.
Forse i giudici hanno leggermente penalizzato le azzure ma è indubbio che la prestazione delle avversarie avanti in classifica sono state più precise sia nel sincro che nell’ingresso in acqua.
L’oro è stato vinto dalla favorite cinesi Chang-Chen (337.68), l’argento dalle americane Bacon-Cook (314.64).
Spazio alle prossime gare di tuffi, la prima battaglia non è stata vinta, ma i giochi non sono conclusi.