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Electric Hand: uno scorcio di periferia raccontato a fumetti

Il tratto graffiante che caratterizza le parole e le tavole di Electric Hand cattura una realtà di periferia veritiera, che restituisce al lettore la voglia di riscatto che permea gli sfondi pallidi e solitari. Il fumetto di Filippo Maria Mazara e Gabriele Clemente, pubblicato da Cornacchione Editore lo scorso 22 luglio, racconta una storia in cui vero e finzione si mescolano sapientemente in un connubio che attrae sia il pubblico generalista sia quello che impazzisce davanti a delle tavole ben realizzate.

Attraverso i disegni di Gabriele Clemente e la sceneggiatura di Filippo Maria Mazara, fumettista web romano, si dipana la storia di Manolo, un diciottenne della periferia romana degli anni Novanta che si ritrova per caso con un superpotere tra le mani. Manolo, pugile dilettante, ha un carattere difficile, ribelle, e proprio questo lo porterà gradualmente ad affrontare le difficili trame che coinvolgono il boss di quartiere.

«La periferia è un po’ una palestra di vita, diversa da quella di pugilato che Manolo frequenta. La periferia ti insegna a muoverti e a dare importanza a tutti quegli spazi, che siano di natura artistica, sportiva o culturale, che possono darti una possibilità e aiutarti a emergere» ci ha raccontato Filippo Maria Mazara, che sui social disegna la vita di Ettore in delle vignette dai toni ironici. «La storia di Manolo nasce tra il 2016 e il 2017 e solo mentre cercavo una casa editrice con cui pubblicare il fumetto ho iniziato a proporre sui social media il personaggio di Ettore. Potremmo quasi vederlo come una proiezione futura di Manolo, la voglia di prendersi il mondo da giovani opposta a una rassegnazione più adulta.»

I mondi di Mazara traggono ispirazione dai suoi studi nel campo del cinema, una delle sue più grandi passioni. Le commedie degli anni Cinquanta si mescolano alle atmosfere pasoliniane e neorealiste, assecondando il piacere del fumettista nel «raccontare storie di Roma, dove anche il nullafacente – si riferisce a Ettore, n.d.r. – potrebbe avere qualcosa di nuovo da dire».

Se vedremo il seguito della storia di Manolo, Mazara non sa dircelo. «Un secondo volume? Non so, per me Electric Hand è autoconclusivo, ma non escludo la possibilità. Manolo è un personaggio che potrebbe crescere molto. Lo abbiamo conosciuto in questo inizio solitario ma forse avrebbe bisogno di trovare una guida. Credo dipenderà molto anche dai feedback che riceveremo io e Gabriele.»

E allora in bocca al lupo a Filippo, Gabriele e a tutti i Manolo.

I due autori saranno presenti il 26 settembre al grande evento della Libreria Le Torri, Viale Duilio Cambellotti 139, dove sarà possibile dialogare con loro. Prossimamente, nello stesso loco, sarà presentato il fumetto in una serata dedicata.