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La Lazio vince e diverte: una nuova era sotto la guida di Baroni

La Lazio vince contro il Nizza in Europa League con un impressionante 4-1

Matteo Guendouzi of SS Lazio and Youssoufa Moukoko of OGC Nice during the Europa League football match between SS Lazio and OGC Nice at Olimpico stadium in Rome (Italy), October 3, 2024.

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

In Europa League, la Lazio si sta affermando come una delle forze più inarrestabili. Nella seconda giornata, la squadra biancoceleste ha travolto il Nizza con un roboante 4-1, mostrando una prestazione convincente sia a livello di intensità che di qualità offensiva. Gli uomini di Baroni, alla terza vittoria consecutiva tra campionato ed Europa, stanno sorprendendo tutti, non solo per i risultati, ma soprattutto per il gioco propositivo e dinamico che ha incantato i tifosi.

Il successo contro il Nizza, arrivato sotto una pioggia battente, è stato un manifesto della nuova filosofia della Lazio: pressing, riaggressione, e verticalità, elementi cardine del sistema di gioco di Baroni. Nonostante un turnover massiccio rispetto all’ultima partita, la squadra ha mantenuto alta la qualità della prestazione, trascinata da un superlativo Taty Castellanos e dal sempreverde Pedro, protagonisti assoluti della serata.

Se c’era un giocatore che ha brillato sopra tutti, quello è stato Taty Castellanos. L’attaccante argentino ha festeggiato il suo 26° compleanno con una prestazione memorabile, coronata da una doppietta che ha messo in ginocchio la difesa del Nizza. La sua prima rete, un delizioso “scavetto” su assist perfetto di Pedro, ha segnato il raddoppio al 35’, ma è stato il suo secondo gol, un destro fulminante sotto l’incrocio dopo un dribbling secco, a far esplodere di gioia l’Olimpico.

Castellanos ha confermato di essere un giocatore imprescindibile per questa Lazio, con 5 reti stagionali che parlano di un centravanti completo, capace di attaccare la profondità, giocare di sponda e finalizzare con freddezza. Sotto la guida di Baroni, l’argentino sta diventando il terminale offensivo ideale di un sistema di gioco che punta sempre a offendere.

A 37 anni, Pedro continua a regalare spettacolo. Contro il Nizza, il campione spagnolo ha mostrato ancora una volta di avere colpi da fuoriclasse: il gol che ha sbloccato il risultato è stato un sinistro potente sotto la traversa, eseguito con una precisione chirurgica, mentre l’assist per Castellanos ha dimostrato tutta la sua visione di gioco e intelligenza tattica.

Pedro non è solo un finalizzatore, ma anche un punto di riferimento per i compagni più giovani. La sua esperienza, maturata in anni di successi a livello internazionale, si rivela cruciale in queste sfide europee dove ogni dettaglio può fare la differenza. Con lui in campo, la Lazio guadagna in qualità, equilibrio e personalità, elementi indispensabili per competere ad alti livelli.

Il match contro il Nizza ha mantenuto le promesse della vigilia, offrendo spettacolo e tante occasioni da gol. Entrambe le squadre sono votate all’attacco, con schemi di gioco diversi ma un obiettivo comune: segnare. La Lazio, schierata con un 4-2-3-1 offensivo, ha dato vita a un primo tempo perfetto, dominando gli avversari e colpendo nei momenti chiave. Oltre ai gol, ci sono stati anche un paio di legni: un palo di Castellanos e una traversa colpita da Vecino, a testimonianza di quanto la squadra di Baroni fosse in controllo della partita.

Il Nizza, dal canto suo, ha cercato di rispondere con un gioco offensivo, ma ha mostrato troppe fragilità in difesa, crollando nella ripresa sotto i colpi di una Lazio cinica e spietata. La rete di Boga al 42’, su un’ingenuità difensiva di Dele-Bashiru, ha riacceso le speranze per i francesi, ma nella seconda frazione di gioco non c’è stata storia.

Una delle chiavi del successo della Lazio in questo inizio di stagione è sicuramente il coraggio tattico di Marco Baroni. Il tecnico biancoceleste non ha paura di rischiare, come dimostrato anche contro il Nizza. Dopo il 3-1 firmato da Castellanos, Baroni ha scelto di inserire Dia, un centravanti puro, al posto di Vecino, un centrocampista più difensivo, mantenendo un assetto spregiudicato.

La Lazio gioca sempre per vincere e lo fa con un gioco che diverte e coinvolge. La filosofia di Baroni è chiara: pressing alto, riaggressione immediata dopo la perdita del pallone e una ricerca costante della profondità. Anche quando è in vantaggio, la squadra non smette di attaccare, creando sempre nuove opportunità. Questo approccio, se da un lato esalta le qualità offensive della squadra, dall’altro richiede un’attenzione maggiore nella gestione del possesso palla, soprattutto nei momenti in cui sarebbe utile risparmiare energie.

Nonostante il tentativo di reazione nel primo tempo, il Nizza non è mai sembrato davvero in grado di fermare l’ondata biancoceleste. La difesa francese, già apparsa in difficoltà nella prima frazione, è crollata definitivamente sotto la pioggia battente del secondo tempo. I tanti errori individuali, soprattutto del portiere Bulka, che ha causato il rigore poi trasformato da Zaccagni, hanno condannato la squadra di Haise a una sconfitta pesante.

La formazione francese, schierata con un 3-4-2-1, non ha saputo contenere la qualità e la velocità degli attaccanti laziali. Gli spazi concessi in fase di transizione difensiva sono stati fatali, con Castellanos e Pedro abili a sfruttare ogni minimo errore. Anche l’ex Sassuolo e Atalanta, Boga, non ha potuto fare altro che assistere all’inevitabile sconfitta, nonostante il gol del momentaneo 2-1 che aveva illuso i francesi.

Con questa vittoria, la Lazio vola in testa alla classifica del suo girone di Europa League, a punteggio pieno dopo due giornate. Ma al di là dei numeri, ciò che colpisce è l’entusiasmo che si respira attorno alla squadra. Dopo un inizio di stagione incerto, caratterizzato da un po’ di scetticismo, le prestazioni convincenti degli ultimi tempi hanno fatto evaporare i dubbi iniziali, facendo sognare i tifosi.