Dopo la partita contro il Nizza, Marco Baroni ha pronunciato una frase che ha risuonato con particolare forza nell’ambiente calcistico: “Se un giovane è intelligente, guarda Pedro anche mentre si allaccia gli scarpini nello spogliatoio”. Un’affermazione che ha evidenziato quanto l’esperienza, la dedizione e la classe di un campione come Pedro vadano oltre ciò che accade sul campo. Questa frase, apparentemente semplice, racchiude un messaggio profondo: l’importanza di imparare dai grandi campioni non solo per le loro gesta atletiche, ma anche per il loro atteggiamento, la loro mentalità e la loro disciplina quotidiana. E Pedro, con 37 anni e un palmarès di 25 trofei, rappresenta esattamente quel tipo di modello.
Non a caso, proprio lui è stato il protagonista assoluto della sfida tra Lazio ed Empoli, regalando alla sua squadra una vittoria sofferta ma preziosissima. È stato il suo straordinario gol, arrivato a soli sei minuti dal 90’, a permettere alla Lazio di imporsi per 2-1 contro un Empoli che fino a quel momento si era dimostrato una delle squadre più solide del campionato, imbattuto sotto la guida di Roberto D’Aversa.
La partita tra Lazio ed Empoli è stata un confronto duro e avvincente. L’Empoli, reduce da un ottimo inizio di stagione, era arrivato a questo scontro con una difesa quasi impenetrabile, avendo subito soltanto due gol fino a quel momento. Tuttavia, la qualità dei singoli giocatori della Lazio, unita a una prestazione tatticamente solida, ha fatto la differenza in una gara che è stata in bilico fino alla fine.
Il gol decisivo di Pedro è arrivato al culmine di un’azione perfetta. Castellanos, autore di una buona partita ma non sempre lucido sotto porta, ha servito una palla precisa e filante sulla destra. Lo spagnolo, che era entrato in campo solo 11 minuti prima, al posto di un Isaksen poco incisivo, ha controllato il pallone con maestria e ha scagliato un destro micidiale che si è infilato sotto la traversa, battendo un incolpevole Vasquez. Un diagonale potente e preciso, degno della classe che ha sempre contraddistinto Pedro nel corso della sua lunga carriera.
L’Empoli di D’Aversa, schierato con un 3-5-2 molto compatto, ha messo in difficoltà la Lazio per lunghi tratti della partita. La squadra toscana ha saputo chiudere gli spazi e ripartire rapidamente in contropiede, sfruttando le fasce e cercando di colpire la difesa biancoceleste. Questo atteggiamento ha permesso all’Empoli di rimanere in partita fino alla fine, rendendo la vita difficile ai ragazzi di Baroni.
Nonostante l’assetto difensivo dell’Empoli, la Lazio ha mostrato grande determinazione e, dopo quattro vittorie consecutive tra campionato ed Europa League, è apparsa in un momento di forma straordinario. Il gol di Pedro ha siglato il successo, ma va riconosciuto che la squadra di D’Aversa ha offerto una prestazione di alto livello, confermando il suo ottimo inizio di stagione. L’Empoli si è arreso solo di fronte alla genialità di un “ragazzino” di 37 anni, capace di fare la differenza in pochi minuti.
Ciò che rende Pedro un giocatore unico non è solo la sua abilità tecnica, ma anche la sua leadership silenziosa e il suo atteggiamento esemplare. A 37 anni, Pedro continua a essere un giocatore di altissimo livello, capace di decidere partite importanti e di essere un punto di riferimento per i compagni di squadra. Non è un caso che Baroni, nel suo commento post-partita, abbia sottolineato come i giovani giocatori della Lazio dovrebbero osservare attentamente Pedro anche nei momenti più banali, come quando si allaccia le scarpe nello spogliatoio.
Lazio-Empoli 2-1 (1-1)
Lazio (4-2-3-1): Provedel 5 – Lazzari 5.5 (37′ pt Marusic 6.5), Gila 6.5, Romagnoli 5.5, Tavares 6.5 (41′ st Pellegrini 6) – Guendouzi 7, Rovella 7.5 – Isaksen 5 (28′ st Pedro 8), Dia 6 (41′ st Castrovilli sv), Zaccagni 7 (41′ st Noslin sv) – Castellanos 5.5. All. Baroni 7.
Empoli (3-4-2-1): Vasquez 6 – Goglichidze 5, Ismajli 5, Viti 5.5 – Gyasi 5, Fazzini 6.5 (20′ st Henderson 6), Grassi 6, Anjorin 6 (20′ st Ekong 5.5), Pezzella 6.5 (8′ st Cacace 5.5) – S. Esposito 7 (38′ st De Sciglio 5), Solbakken 6 (38′ st Colombo sv). All. D’Aversa 6.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 5.
Reti: nel pt 9′ Esposito, 49′ Zaccagni, nel st 39′ Pedro Angoli: 5-3 per la Lazio.
Recupero: 3′ e 6′.
Ammoniti: Pezzella, Fazzini, Castellanos, Gyasi, Grassi per gioco falloso, Rovella per proteste.
Spettatori: 38.000.