Non inizia come sperato il secondo capitolo di Claudio Ranieri alla guida della Roma. Al “Diego Armando Maradona” i giallorossi escono sconfitti per 1-0 contro il Napoli, in una sfida decisa dal gol dell’ex Romelu Lukaku. Una prestazione ordinata ma poco incisiva, quella della Roma, che subisce così la terza sconfitta consecutiva dopo i ko con Verona e Bologna.
Per il suo ritorno sulla panchina giallorossa, Ranieri schiera un 4-3-3 che in fase di non possesso si trasforma in un 4-4-1-1. Pellegrini agisce a supporto di Dovbyk in attacco, con Cristante, Pisilli e Koné a centrocampo. Sulle fasce spazio a Angelino e Kristensen, mentre in difesa la coppia centrale è composta da Ndicka e Mancini davanti a Rui Patricio.
Il Napoli, guidato da Antonio Conte, parte subito forte. Dopo appena un minuto gli azzurri sfiorano il vantaggio con un’azione tambureggiante che impegna la retroguardia giallorossa. Il pallino del gioco rimane saldamente nelle mani dei padroni di casa per tutta la prima frazione, con una Roma compatta ma poco incisiva. Gli uomini di Ranieri si affacciano nella metà campo avversaria sfruttando le ripartenze e l’appoggio su Dovbyk, ma senza mai rendersi realmente pericolosi.
Nella ripresa, Ranieri cambia subito: fuori Pellegrini ed El Shaarawy, dentro Hummels e Baldanzi per cercare di dare maggiore equilibrio e copertura. Ma al quarto d’ora arriva l’episodio che decide il match: Angelino sbaglia completamente la lettura difensiva, lasciando campo a Di Lorenzo per un cross basso. Sul pallone arriva Lukaku, che sovrasta Hummels e insacca, regalando il vantaggio al Napoli. Un gol che ha il sapore della beffa per i giallorossi, considerando le polemiche sulle entrate del belga, che avrebbe probabilmente meritato un’ammonizione nel primo tempo.
La Roma prova a reagire, ma le occasioni sono poche e poco nitide. L’unico vero brivido per il Napoli arriva dai piedi di Dovbyk, che con un colpo di testa centra la traversa, sfiorando il pareggio. È l’ultimo sussulto di una partita che si chiude con la vittoria di misura degli azzurri.
Nel post-partita, Claudio Ranieri si è mostrato comunque fiducioso nonostante la sconfitta. Ecco le sue parole dai microfoni di Sky Sport:
Una grande solidità difensiva, poi un errore di posizionamento di Angelino che causa il gol di Lukaku, la reazione con la traversa di Dovbyk, l’occasione di Baldanzi e un buon finale della Roma: che idea si è fatto di questa partita?
“Se andiamo indietro, noi abbiamo dei problemi, per i quali sono stato chiamato, e giocavamo contro una squadra che aveva perso il primo posto e che lotta per vincere il campionato. Analizzando questo, sono contento della prestazione dei miei.
Poi, sul fatto che abbiamo fatto un errore… ne abbiamo fatti anche altri e ne parleremo in settimana con i ragazzi. Però, la voglia, la determinazione di voler riprendere una buona via in questo campionato c’è stata. Dobbiamo continuare così. C’è tanto da lavorare, però sono positivo”.
Il cambio del sistema di gioco all’intervallo quale obiettivo aveva?
“Di voler riuscire a tenere di più la palla, e infatti nel secondo tempo l’abbiamo avuta più noi che loro. Non hanno avuto quelle occasioni che magari, per non aver fatto bene le diagonali, avevano avuto nel primo tempo. Alcune volte, Lukaku stava solo in mezzo ai due, e alcune stava in mezzo a due dei nostri e Kvaratskhelia era solo: per fortuna El Shaarawy è andato a chiudere, ma la volta prima aveva colpito di testa e l’aveva messa fuori (a inizio partita, ndr). Ho cercato di quadrare dietro, dicendo: facciamo girare palla e poi affondiamo”.
Cosa ci dice su Dybala? La sua situazione è risolvibile?
“L’ho rischiato perché mi sono detto: o la va, o la spacca. Mancavano dieci minuti e lui ha un cilindro da cui può tirare fuori qualsiasi giocata. Questo lo sappiamo tutti. Avevo paura di rischiarlo, ma lui non sentiva niente da ieri e allora gli ho detto ‘vai dentro, ma fai attenzione e vediamo cosa riusciamo a fare’. Finita la partita, oggi si è allenato. Quindi, credo che in settimana dovrebbe stare bene e vediamo se ci sarà a Londra con il Tottenham”.
È preoccupato dal fatto che i big, che dovrebbero dare una mano all’allenatore a capire cosa non funziona, sono in grande difficoltà. Quale lavoro sta facendo su di loro? Dovranno essere fondamentali, specie per trasmettere i valori ai giovani.
“Sicuramente, devono avere la personalità giusta che deve fare forza proprio sul loro carattere per cercare di aiutare prima di tutto loro stessi e poi gli altri.
Io ho trovato una squadra un po’ chiusa – è naturale – e ho cercato di riportare serenità e la voglia di giocare, di farsi vedere, di scambiare la palla, e infatti nel secondo tempo la palla l’abbiamo fatta girare di più, mentre nel primo il Napoli ha tenuto più palla, pur non avendo grossissime occasioni. Noi abbiamo avuto quel colpo di testa di Dovbyk e la girata al volo di Baldanzi.
Io so che devo lavorare, loro lo sanno e non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo saper reagire”.
La Roma, ferma a tre sconfitte consecutive, è chiamata a reagire per risalire una classifica che ora si fa complicata.
NAPOLI 1 ROMA 0
Napoli (4-3-3): Meret 6 – Di Lorenzo 7, Rrahmani 7, Buongiorno 6, Olivera 6.5 – Anguissa 7 (41′ st Folorunsho sv), Lobotka 7, McTominay 6 – Politano 6.5 (41′ st Mazzocchi sv), Lukaku 7 (34′ st Simeone sv), Kvaratskhelia 6.5 (22′ st Neres 6.5). All. Conte 7.
Roma (4-4-1-1): Svilar 6 – Celik 5.5 (33′ st Abdulhamid sv), Mancini 6.5 (43′ st Dybala sv), Ndicka 6, Angelino 5 – El Shaarawy 6.5 (1′ st Hummels 5), Cristante 5, Kone 5.5, Pisilli 6 (33′ Dahl sv) – Pellegrini 5 (1′ st Baldanzi 5.5) – Dovbyk 6.5. All. Ranieri 6.
Arbitro: Massa 5.5
Rete 9′ st Lukaku