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#Cronaca #Salute e Sanità

Francesco Amato, chi è il nuovo DG della ASL Roma 2 e quale impatto sulla sanità romana

foto esterna: Ufficio Stampa - ASL Roma 2

La nomina di Francesco Amato a direttore generale della Asl Roma 2 rappresenta un cambiamento di rilievo per una delle Aziende sanitarie più grandi e strategiche del Lazio. Con un territorio vasto e densamente popolato, la Asl Roma 2 si trova al centro di sfide complesse, che richiedono competenza, visione e capacità decisionale. La scelta di affidare questa responsabilità a un manager con l’esperienza ed il curriculum di Francesco Amato, che unisce eccellenza accademica, competenza clinica e capacità manageriali, segna l’intenzione chiara di rafforzare l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari erogati.

Laureato con lode in Medicina, Amato ha ricoperto ruoli di altissimo rilievo, dimostrandosi un leader capace sia nell’ambito sanitario che in quello organizzativo. La sua esperienza include incarichi cruciali come primario, direttore di dipartimento e direttore sanitario aziendale nella Azienda Ospedaliera di Cosenza, posizioni che testimoniano la sua capacità di coniugare la visione clinica con quella gestionale.

In qualità di coordinatore del tavolo tecnico ministeriale sulla terapia del dolore, Amato ha saputo guidare l’elaborazione di strategie concrete per migliorare l’accesso alle cure. Ha inoltre contribuito alla stesura del primo manuale di accreditamento per la terapia del dolore, un documento che stabilisce criteri chiari per garantire l’eccellenza dei servizi. Il suo impegno nella ricerca e nella gestione sanitaria si è esteso anche al campo dei test genomici, dove ha lavorato come componente del tavolo tecnico ministeriale, contribuendo all’integrazione delle tecnologie avanzate nel percorso diagnostico e terapeutico.

Tra le tappe più significative del suo percorso professionale, Amato ha svolto ruoli fondamentali che hanno avuto un impatto diretto sul sistema sanitario nazionale. È stato presidente di una società scientifica di riferimento nel settore, dimostrando una profonda competenza nel coordinamento e nella promozione di attività scientifiche di rilievo. Il suo contributo più noto è senza dubbio l’essere stato estensore della Legge 38/2010, che rappresenta una pietra miliare per le cure palliative e la terapia del dolore in Italia. La legge ha definito standard avanzati per garantire ai pazienti cure adeguate, riconoscendo il diritto alla qualità della vita anche nelle fasi più difficili della malattia.

La partecipazione a gruppi di lavoro nazionali e internazionali e i numerosi riconoscimenti ricevuti per il suo impegno scientifico, clinico e organizzativo completano il profilo di un professionista che unisce alla competenza tecnica una visione strategica a lungo termine.

La sua capacità di affrontare le emergenze sanitarie, testimoniata dal ruolo ricoperto nel Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, sarà cruciale in un territorio che include quartieri con alta densità abitativa e zone caratterizzate da fragilità socioeconomica. Inoltre, l’esperienza come autore di manuali per l’accreditamento sanitario lo posiziona come un leader capace di coniugare rigore tecnico e visione strategica.

Queste esperienze lo hanno reso un punto di riferimento per la gestione di tematiche complesse come la cura delle patologie croniche e la presa in carico del paziente, aspetti che rivestono particolare importanza per una realtà come la Asl Roma 2.

La Asl Romana deve affrontare alcune delle problematiche più complesse dell’intero sistema sanitario regionale, realtà comune al sistema sanitario dell’intero territorio nazionale: una priorità assoluta riguarda la riduzione delle liste d’attesa, una questione che pesa particolarmente sui cittadini e richiede soluzioni concrete per garantire un accesso più rapido e tempestivo ai servizi. Il percorso sulle liste d’attesa è già iniziato da tempo grazie ai validi professionisti che lavorano ogni giorno nella ASL Roma 2 ed i miglioramenti iniziano a manifestarsi grazie all’ottimizzazione delle risorse sanitarie di personale e strutture.

La gestione delle patologie croniche rappresenta un altro tema di fondamentale importanza: Francesco Amato, grazie alla sua esperienza specifica nel settore, in passato è stato componentedella cabina di regia del Piano Nazionale delle cronicità, potrà introdurre modelli di presa in carico innovativi e personalizzati, assicurando un’assistenza migliore per i pazienti con bisogni di lunga durata.

Un’altra area di intervento cruciale riguarda l’integrazione sociosanitaria, che si pone come risposta essenziale alle esigenze di una popolazione eterogenea, con una forte presenza di anziani e persone economicamente vulnerabili. Infine, è necessario intervenire sul miglioramento dell’efficienza amministrativa, ottimizzando l’utilizzo delle risorse economiche e riducendo al minimo gli sprechi per ottenere risultati più incisivi e sostenibili.

L’azione del neo direttore generale sarà improntata su un approccio pragmatico e mirato, volto a trasformare strategie e piani in risultati concreti. La sua comprovata esperienza nel settore emergenziale, unita alla sensibilità dimostrata per le problematiche legate alla terapia del dolore, fornirà la chiave per trovare un equilibrio tra le esigenze operative immediate e la costruzione di un sistema sanitario solido e lungimirante.

Il focus sul miglioramento della qualità delle cure e sulla centralità del paziente sarà un pilastro della sua gestione. Per raggiungere questi obiettivi, sarà fondamentale rafforzare la rete dei servizi territoriali, migliorando il collegamento tra cittadini e strutture sanitarie locali e riducendo così la pressione sugli ospedali. Questo approccio integrato permetterà di offrire risposte più rapide e vicine ai bisogni della popolazione, garantendo una maggiore efficienza complessiva.

Con la nomina di Francesco Amato, la Asl Roma 2 si prepara a intraprendere un percorso di rinnovamento e miglioramento. La sua capacità di affrontare situazioni complesse, unita a una visione strategica chiara, pone le basi per un cambiamento tangibile in termini di organizzazione interna e qualità dei servizi erogati.

Il successo di questa nuova fase dipenderà anche dalla creazione di una squadra manageriale coesa e dalla definizione di obiettivi condivisi, che possano tradursi in benefici diretti per i cittadini. Sarà infatti la nomina del Direttore Sanitario e del Direttore Amministrativo a completare la managerialità della direzione strategica che sarà in grado di inquadrare l’attività della Asl Roma 2 in un modello sanitario rispondente alle esigenze di un territorio complesso e diversificato, un’occasione per rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e sistema sanitario regionale, confermandone il ruolo centrale nel garantire benessere e sicurezza.