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La Corsa di Miguel, la maratona che unisce tutti

foto: Riccardo Piccioli

Se qualcuno pensa che la Corsa di Miguel sia solo una maratona di 10 chilometri per Roma, si sbaglia di grosso. La Corsa di Miguel è molto più di un evento podistico. È un simbolo di memoria, uguaglianza e impegno sociale che, anno dopo anno, unisce migliaia di persone nel nome di valori universali come la solidarietà e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Domenica prossima, Roma ospiterà la 26ª edizione di questa gara ormai iconica, che partirà dal Lungotevere Maresciallo Diaz per concludersi all’interno dello Stadio Olimpico, sulla storica pista d’atletica teatro, lo scorso anno, dei Campionati europei.

L’evento nasce in memoria di Miguel Benancio Sánchez, studente, poeta e podista argentino, una delle tante vittime della dittatura militare degli anni ’70 in Argentina. La notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978, Miguel fu prelevato dalla polizia segreta e di lui, come di migliaia di desaparecidos, non si seppe più nulla. Nel 2000, il giornalista Valerio Piccioni e il Club Atletico Centrale decisero di dedicargli una corsa, che da allora si è trasformata in un appuntamento annuale capace di abbracciare non solo atleti ma anche il tessuto sociale più ampio.

La Corsa di Miguel è un evento inclusivo, pensato per ogni livello di partecipazione. Accanto alla gara agonistica sui 10 chilometri, riservata agli atleti professionisti ed amatoriali, ci saranno la corsa non competitiva della stessa distanza ed una passeggiata di 4 chilometri aperta a tutti, grandi e piccoli. Il percorso attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi di Roma, culminando nel traguardo all’interno dell’Olimpico.

La grande novità di quest’anno è l’“Onda Donna”, un’iniziativa dedicata alla promozione della partecipazione femminile. Con uno scaldacollo rosso come simbolo, le partecipanti cercheranno di raggiungere l’obiettivo delle 3.000 arrivate al traguardo, superando le 2.121 della scorsa edizione. Il pettorale numero 1 sarà assegnato a Edith Ventosilla Shaw, podista e guida paralimpica, a rappresentare l’impegno per l’inclusione sociale e il ruolo cruciale delle donne nello sport.

La Strantirazzismo, una passeggiata di 3 chilometri dedicata alle scuole e alle famiglie, partirà dal Ponte della Musica per terminare all’Olimpico. Questo segmento della manifestazione incarna il messaggio centrale della Corsa di Miguel: celebrare le differenze e combattere ogni forma di razzismo attraverso lo sport. Inoltre, il prossimo febbraio tornerà il “1000 di Miguel”, una gara scolastica che vedrà la partecipazione di oltre 21.000 studenti provenienti da tutta Roma, rafforzando il legame tra sport e formazione civica.

Sostenuta da numerose istituzioni, tra cui Sport e Salute, Coni, Fidal, Roma Capitale e Regione Lazio, la Corsa di Miguel è molto più di una competizione. È un momento di riflessione collettiva che coinvolge scuole, associazioni e cittadini in un dialogo aperto su temi cruciali come l’uguaglianza, l’inclusione e la bellezza delle diversità. Lungo il percorso, postazioni musicali accompagneranno i partecipanti, rendendo il tragitto un’esperienza multisensoriale.

Domenica mattina, mentre il sole si rifletterà sulle acque del Tevere, migliaia di persone correranno insieme nel ricordo di Miguel Sánchez e nel nome di un futuro più giusto ed equo. La Corsa di Miguel non è solo una gara, ma è un momento gioioso per dimostrare che lo sport unisce.