#Letteratura

Piccole Vite Infelici: L’ultimo lavoro di Stefano Labbia

Stefano Labbia presenta il suo ultimo lavoro, edito da Elison Publishing. Il primo romanzo dell’autore, che ha già pubblicato “Gli orari del Cuore” per Leonida Edizioni, e “I Giardini Incantati” edito da Talos.

Un romanzo ambientato a Roma, una Roma poco conosciuta, o meglio vista e raccontata sotto una prospettiva differente, una vita distaccata, ignorata nelle persone che la vivono tutti i giorni quotidianamente. Stefano Labbia è un giovane autore, italiano, nato a Roma, classe 1984.

Piccole vite infelici è ambientato nei giorni nostri.

Quattro personaggi in cerca di pace nella quotidianità caotica del mondo (a)sociale del nuovo millennio, ognuno con i propri problemi, ognuno con la sua vita. Quattro persone che si intrecciano nel loro percorso, si incontrano, si sfiorano, collaborano, vivono, si amano. Vite come stante, storie di tutti i giorni, Lavoro, turni massacranti, problemi di salute, vite comunque vissute nella centralità di una grande città come Roma, oggnuno con le sue scelte di vita. Poi si perdono di vista, perdono opportunità, occasioni, si maledicono. Come se niente fosse. Come se il passato non appartenesse più a loro, buttato alle spalle, svanito con le esperienze condivise, perdonedo tutto il valore sia emotivamente che lavorativamente.

Piccole vite infelici parla delle esistenze di Melina, Marco Marcello, Caio Sano e Maya in una Capitale d’Italia glaciale, non per il freddo ma per la nuda e gelida umanità che la anima.

Una Roma multiculturale nel 2015 che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti bramosi di essere finalmente valorizzati dall’altro e maledettamente insicuri e complessati nei loro confronti al contempo. Una città, Roma, che sa amarli per poi nascondersi tra le pieghe della sua imponente fragilità, raggomitolandosi su sé stessa per giocare al gatto con il topo con i suoi cittadini tutti. Che l’abitano, la visitano, la colorano. E poi la violentano brutalmente senza alcuna pietà.