In uscita il 18 settembre il nuovo singolo di Morris Gola, cantante rap romano, cche con questo brano ha saputo coniugare Rap, R’n’B con sonorità anni ’80 e testi dal contenuto sociale: “Plexiglas è un omaggio al funky degli anni ’70 e ’80” – spiega Morris Gola – “quello dei Kool & The Gang per intenderci, che ha portato alla nascita dell’hip hop. Sono fiero di questa canzone. Se ti aspetti la solita cantilena, skippa. Siamo riusciti ad unire un sound fresco e originale a contenuti conscious, di spessore. Plexiglas, nonostante il ritmo da club, è una denuncia contro i mali della società, dall’omicidio di George Floyd che ha fatto esplodere il movimento Black Lives Matter, fino alla mancanza di empatia e comunicazione dei tempi moderni”.
Il Rap di Morris è un rap diverso: non enfatizza la voglia di emulazione, l’arrivo della ricchezza, i soldi, i rolex, belle auto e belle donne, il Rap di questo ragazzo di cinecittà punta al cuore, punta alla situazione attuale parlando di lavoro, di giustizia sociale e di rappresentanza. Lui che di giorno lavora e di sera sale sul palco a cantare, parla del suo quartiere, come di tutti i quartieri delle città italiane, della vita di tutti i giorni in un segno di rinascita che non è un vetro o un plexiglas a difenderci da un virus invisibile, ma una vera e propria speranza di ritorno alla normalità, “Ma quale ritorno alla normalità? Io la odiavo quella normalità”.