La Corsa di Miguel non si ferma. E sceglie un nuovo modo di correre e di ricordare il sorriso e le poesie del maratoneta argentino desaparecido Miguel Sanchez. L’edizione 2021 sarà multipla. Si disputerà infatti su 100 percorsi in giro per l’Italia scelti da gruppi e società podistiche in cui tutti potranno cimentarsi sui classici 10 chilometri osservando però le regole sul distanziamento e il divieto di assembramento. Ogni tracciato sarà intitolato a un personaggio o a una storia: quella di Mario Atzori, il podista malato di SLA recentemente scomparso e che a gennaio visse sulla joelette la sua ultima corsa proprio con Miguel, sarà ricordata a Torino; a Roma uno dei percorsi si chiamerà Nannarella, si snoderà dentro Villa Borghese partendo proprio dalla panchina di Anna Magnani in via Veneto. Si potrà correre per Miguel sui 100 percorsi dal 10 al 20 gennaio. Ma prima i percorsi “vivranno” nei racconti e nelle immagini dei podisti che li hanno proposti, che saranno veicolati attraverso Facebook e Instagram della corsa. Ognuno comunicherà poi il proprio tempo attraverso una app che costruirà poi una maxi classifica. Alla corsa, medici, infermieri e operatori sociosanitari potranno partecipare gratuitamente: un piccolo gesto di riconoscimento verso chi sta lottando da mesi per aiutare gli altri.
La speranza è che questa corsa multipla possa diventare poi solo la prima puntata della storia della Corsa di Miguel 2021, la gara organizzata dal Club Atletico Centrale in collaborazione con la Uisp. L’appuntamento con la Corsa di Miguel tradizionale con arrivo allo stadio Olimpico resta fissato per il 31 gennaio. Il sogno è di poter proporre in dimensioni ridotte la gara, estraendo dai tanti che hanno corso sui 100 percorsi di Miguel, mille fortunati promossi a gareggiare, rispettando tutte le regole del distanziamento, anche con il format tradizionale. Fra le novità della corsa multipla – via alle iscrizioni il 10 novembre sul sito lacorsadimiguel.it e i canali social della corsa, ogni podista riceverà il pacco gara direttamente a casa – c’è anche il gemellaggio con l’Associazione Italiana Arbitri che promette una partecipazione di massa, ovviamente sparsa sul territorio, dei direttori di gara.