La neve a Roma è un fenomeno talmente raro da poter essere ricordato quasi come un avvenimento storico. E dire che spesso le precipitazioni nevose lambiscono la città eterna con fenomeni che restano bene evidenti sulle colline che circondano la capitale, ma che lambiscono di fatto il territorio cittadino.

Ed ecco quindi contare sulla punta delle dita le occasioni nevose capitoline più recenti, ad iniziare dal 1956 passando per il 1985, il 1991, il più recente 2012 fino a giungere rapidamente ad oggi: una giornata particolare per la città.

La neve ha creato ancora una volta degli scenari da fiaba che spesso vengono visti solo in quei presepi romani, sempre più rari, che a Natale adornano splendide vetrine e chiese con colonne dei fori, osterie dal cromatismo arancio e neve, tanta neve ad incorniciare il tutto. Ed è propro così che oggi i fori romani si sono trasformati in una vetrina di rara bellezza. Ed il centro storico, nella tarda mattinata si è riempita di romani che, tirati fuori dalle cantine le più improbabili attrezzature di termoprotezione, si sono aggiunti agli increduli turisti ai piedi dei monumenti storici. E se via dei Fori Imperiali, così come piazza San Pietro, e l’arco di Costantino sono diventati luoghi di battaglia per le palle di neve, il Circo Massimo ed il colle del Campidoglio sono diventate circuiti nevosi dove testare le proprie capacità tecniche di sci estremo mentre nelle strade nei dintorni e nelle periferie le tecniche sportive riguardavano il mantenimento dell’equilibrio, il riuscire a non scivolare trascinati da un cane estasiato da tale bellezza e dal cercare di ricordare la sequenza per riuscire a montare le catene sulla macchina rimasta ancora in fondo della rampa di accesso del garage.

Ma la gioia, la vera gioia si legge negli occhi, unica parte rimasta scoperta dei ragazzi che oggi non sono in aula a studiare, grazie ad una ordinanza comunale che ha inibito la partecipazione alle lezioni di tutte le scuole di ogni ordine e grado, asili nidi inclusi. E, ci si puo’ giurare, la sveglia non è mai stata cosi’ divertente e piena di sorpresa, nonostantele previsioni questa volta precise, per darsi subito appuntamento nelle strade imbiancate per giocare tutti assieme per una volta come nei tempo meno recenti. Maschi contro Femmine, quartiere contro quartiere, una giornata davvero piena di divertimento. Una vacanza da prendere al volo, e cercare di viverla tutta nonostante i vestiti bagnati, il freddo e le guance rosse.

Purtroppo però Roma si è trovata totalmente impreparata alla gestione di una giornata come questa nonostante sia stata, con molto anticipo, prevista persino dagli stessi uffici del Comune e della protezione civile. E l’intera rete di mezzi pubblici è rimasta totalmente paralizzata lasciando solo una parte della rete tranviaria, solo tram, non filobus, a disposizione dei cittadini. Nessuna dotazione invernale infatti è stata notata su quei pochi autobus che solo dopo molte ore timidamente si sono affacciati nelle strade imbiancate. Ma se il trasporto urbano ha avuto forti ripercussioni causando moltissimi disagi anche nel settore del commercio, stazioni ferroviarie ed aeroporti non sono stati da meno con forti e pesanti rallentamenti del trasporto ferroviario ed aeronautico.

Ma la circolazione urbana è stata notevolmente messa a dura prova dai numerosissimi alberi e rami di grandezza considerevole che ha provocato moltissimi danni, oltre alla chiusura di intere strade. Più di centro gli alberi che hanno ceduto sotto il peso della neve: autovetture distrutte, e soprattutto il rischio di perdere non solo autovetture ma anche la vita di passanti o, come è successo, di bambini che giocavano in un parco. Un prezzo ed un rischio davvero troppo alto per la Capitale d’Italia e non basta di certo la decisione dell’intervento dell’esercito per la pulizia delle strade per cercare di dimostrare che la sicurezza viene prima di tutto senza basarsi su una vera e propria prevenzione che garantisca a tutti, per quanto possibile, la sicurezza e l’incolumità personale.

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