Perché la campagna antinfluenzale
La pandemia del Covid-19 ha messo tutti in allerta. L’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, L’Agenzia Italiana per il Farmaco, Regioni, ASL, Medici di Base e Pediatri, così come le Farmacie sono tutti al lavoro per la campagna antinfluenzale 2020/2021. Una campagna che quest’anno merita attenzione nell’ottica di far diminuire le sintomatologie influenzali, per meglio identificare i segnali dell’infezione virale da Covid. Alcuni sintomi sono simili nell’infezione da SARS-CoV2 e nell’influenza e pertanto si tenta di affievolire se non eliminare quelli dell’influenza per dimunuire dubbi sul tipo di sintomi in casi di infezione.
Ed in quest’ottica la campagna regionale antinfluenzale è fatta a tappeto, aumentando i soggetti a rischio in cui il vaccino viene inoculato gratuitamente dai medici di Base, Pediatri, centri vaccinali delle ASL, fasce a rischio che riguardano sia patologie mediche, che soggetti fragili per l’età o per tipologia di lavoro.
Quando si somministra il vaccino antinluenzale
Il vaccino antinfluenzale si somministra con poco anticipo rispetto all’arrivo dei mesi più freddi e quindi di fatto la campagna inizia nel mese di ottobre per produrre gli effetti voluti proprio nei mesi in cui è atteso il picco delle infezioni.
L’aumento dei soggetti a rischio, quest’anno, di conseguenza ha richiesto alle case farmaceutiche un maggior impegno nella produzione di dosi da distribuire. Nel lazio infatti sono milioni le dosi da distribuire capillarmente ai medici per il tramite dei magazzini farmaceutici delle ASL.
Carenze produttive
Ma le case farmaceutiche produttrici sono risultate impreparate a tale incremento produttivo. Ormai da qualche giorno i vaccini antinfluenzali sono stati inseriti nell’elenco del farmaci carenti di disponibilità dall’Agenzia Italiana Per il Farmaco e di conseguenza la campagna vaccinale risulta essere in stallo.
Le lunghe attese dei cittadini romani portano inevitabilmente a momenti di nervosismo, complice anche la paura rivoltaalle infezioni da Covid-19, provocando di fatto il calo di fiducia nei confronti dei medici e dell’intero Servizio Sanitario Regionale, incolpevoli di questa situazione.
Nei prossimi giorni le società farmaceutiche si sono impegnate a definire un programma di consegne di nuove dosi di vaccino da consegnare sul territorio.