La festa del Mille di Miguel ha raccolto il messaggio lanciato dall’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze, mandando in onda allo stadio lo spot simbolo della Settimana d’azione contro il razzismo. E d’altronde della lotta al razzismo la Corsa di Miguel ha fatto sempre un simbolo: vicino alla pedana del lungo dove si è gareggiata c’era la foto di Jesse Owens e Luz Long, i due grandi protagonisti della finale di Berlino 1936, quando lo statunitense nero e il tedesco bianco sfidarono le follie razziste di Hitler diventando amici e fraternizzando in pedana. Ma la stagione della Corsa di Miguel, che si avvale in queste manifestazioni dell’aiuto dell’Istituto per il Credito Sportivo, continua. Martedì 17 aprile, in 40 piste italiane, ecco “la staffetta che diventa maratona”, una 42×1000 intitolata ViviMiguel sempre all’insegna della lotta al razzismo e della bellezza del conoscersi per sport.
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