L’Allianz Trieste, con l’infermeria piena, non dispone di giocatori professionisti per disputare il match.
E’ il Covid questa volta a fermare il match contro l’Allianz Trieste. Troppo pochi giocatori nel roster tristino per poter scendere in campo.
Disagiato in realtà anche il coach Bucchi, da non poter contare su Hunt in rottura con la società ormai da tempo oltre che gli statunitensi Robinson e Wilson che non hanno preso parte agli allenamenti settimanali.
Inutile dirlo, si spera che la rata dovuta alla Fip, già in mora e con scadenza 8 dicembre, solo tra due giorni, venga pagata dal presidente Toti, in mancanza della quale la squadra capitolina sarà esclusa dalla serie A.
Alessandro Toti è ancora in cerca di un acquirente, con una vantaggiosa offerta che vede la vecchia presidenza farsi carico anche dei debiti pregressi, ma al momento i dirigenti americani su cui si puntava per la vendita sembrano essere da tempo scomparsi.
Niente idoneità sanitaria per alcuni giocatori della squadra triestina
Il motivo del rinvio odierno però non è dovuto a questo. Da una nota ufficiale, alla data del 3 dicembre, sette atleti dell’Allianz Trieste non avevano ottenuto l’idoneità all’attività sportiva agonistica. Nella giornata di sabato due degli atleti sottoposti a nuova visita, non hanno ottenuto nuovamente l’idoneità. Pertanto la squadra triestina, come previsto dal protocollo della Federazione Italiana Pallacanestro, ha chiesto il rinvio del match in quanto non dispone del numero minimo di professionisti da garantire titolari e riserve necessarie.