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KLAMATA KARDÌA Il pianto del cuore al Palladium

Il tema della perdita, dell’abbandono, della mancanza, degli affetti scomparsi e poi ritrovati in altra forma, distrutti in frammenti e poi ricuciti nei ricordi, della violenza, della solitudine, della paura è la rilfessione che viene stimolata Klamata kardìa – Il pianto del cuore, di Maria Elena Curzi e Alessandra De Luca, liberamente ispirato alla Fedra di Seneca.

In programma il 20 aprile al Teatro Palladium nella sezione “Laboratori in scena”, è risultato dell’impegno che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium sta mettendo in campo in progetti sperimentali presentati da giovani autori ed interpreti.
“Si tratta di qualcosa che appartiene all’uomo primitivo, alla tragedia classica, al canto delle prefiche che ha un sapore antico e primigenio, ma anche a noi” – affermano le curatrici. “Il ritmico risuonare del battito dei nostri cuori dentro e fuori di noi fa da continua base di sostegno, e dà il tempo alla vita: la materia prima con cui il teatro si confronta.”

Klamata kardìa di e con Maria Elena Curzi e Alessandra De Luca, videoarte e foto Adriano Pucciarelli, musiche originali Roberto Ribuoli, costumi Arianna Pioppi e Medea Labate, disegno luci Francesco Ciccone, voce fuori campo Daniele Di Matteo, foto di scena Matteo Nardone