A meno di 24 ore dalla fine del campionato di Serie A, lo Stadio Olimpico di Roma riapre le porte al calcio. Lunedì 21 maggio, a partire dalle ore 9, 10 squadre di calcio composte da oltre 200 rifugiati e migranti provenienti da CAS (Centri Accoglienza Straordinaria), SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), Caritas e Città dei Ragazzi (minori) daranno vita al 3° Torneo dell’Amicizia, manifestazione che rientra nell’iniziativa del CONI Lazio “L’Olimpico apre allo sport”, e comprende anche Emozione Olimpico e la festa finale dei Centri CONI del Lazio (in programma giovedì 24 maggio).
L’evento, unico nel suo genere in Italia, è realizzato in collaborazione con la FIGC, l’AIA, le prefetture di Roma e Rieti e gode del patrocinio dell’UNHCR: alla giornata, parteciperà Felipe Camargo, Delegato UNCHR per il Sud Europa.
Al Torneo dell’Amicizia hanno aderito 30 Centri Accoglienza e Protezione per richiedenti Asilo e Migranti. Per chi spera in un futuro migliore, ossia per gli oltre 200 giovani che si alterneranno sul prato verde calcato dai grandi campioni del calcio, tutti provenienti dai paesi dell’Africa subsahariana, dalla Siria e dall’Afghanistan in fuga da guerra e carestie, sarà anche una giornata di educazione alla cittadinanza attiva, per mettere in pratica attraverso lo sport un percorso di partecipazione alla vita sociale. Quest’anno, inoltre, l’intervento dell’UNHCR, l’organizzazione che per l’ONU si occupa dei rifugiati nel mondo, farà si che la squadra vincitrice del torneo partecipi all’evento Champions#WithRefugees il 23 giugno alle Tre Fontane per la Giornata Mondiale del Rifugiato.