In merito al ritrovamento delle ossa in un’area in ristrutturazione della Nunziatura Apostolica, sita in Via Po, a Roma, il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, dichiara: «Da parte della Santa Sede non è stato fatto alcun collegamento con Emanuela Orlandi», aggiungendo: «Non so chi ha messo in relazione questa vicenda con il caso Orlandi» e ribadendo con: «Da parte della Santa Sede non è stato fatto alcun collegamento con il caso di Emanuela Orlandi». È il Sir, l’agenzia dei vescovi, a riferirlo.
[Fonte: ANSA]
Sul come mai la Segreteria di Stato vaticana abbia tempestivamente avvisato la Procura di
«Si è sempre fatto di tutto per accertare la verità» dichiara il clero in capo alla presenta di eventuali dossier sul caso Orlandi.
«Non posso dire molto, sono arrivato che il caso era già stato archiviato. Da parte nostra, c’è la disponibilità ad aiutare a risolvere questo caso», continua Parolin rispondendo in merito a presunte “trattative” e continua: «Mi dà tanto dolore per la famiglia, soprattutto per la mamma». «Capisco cosa significhi non sapere cosa è successo alla figlia, se sia viva o morta, e se è morta dove è stata sepolta», ha dichiarato.
«Aspettiamo gli accertamenti prima di fare qualsiasi dichiarazione. Bisogna sapere di cosa si tratta: se sono ossa di 200 anni fa è una cosa, se sono ossa di qualche anno fa è un’altra», conclude.
[Fonte: ANSA]
AGGIORNAMENTO DELLE 19:45
È ormai stato accertato che le ossa sepolte sotto il pavimento di una dependance della Nunziatura Apostolica a Roma appartengano a due persone diverse.
Circa 70 i frammenti analizzati, tra i quali alcune parti di un bacino e di una vertebra. I resti esaminati presenterebbero invecchiamenti diversi e sarebbero state rinvenute più ossa della stessa regione del corpo a confermare l’ipotesi.
A quanto emerge, sarebbe stato sentito l’ultimo custode che ha abitato la dependance.
[Fonte: ANSA]