Un nuovo Hub vaccinale si aggiunge oggi a Roma per la campagna che mira a contrastare la diffusione del virus SARS-Cov-2, da cui scaturisce il contagio del Covid-19.
Nella teatro di posa numero 20 dell’Istituto luce/cinecittà, l’organizzazione è affidata alla ASL Roma 2, che sfrutta il metodo utilizzato nell’altro hub vaccinale ad alta intensità della nuvola, un percorso organizzativo già collaudato e che è il fiore all’occhiello della sanità regionale. 1300 metri quadrati strutturati nella definizione di un percorso ad ‘isole’ con passaggi fluidi ed abbattimento dei tempi di attesa nei vari passaggi del percorso: dall’area di accettazione si passa alla zona di triage e valutazione dell’idoneità alla vaccinazione per continuare alla somministrazione del vaccino ed alla successiva osservazione di sicurezza della durata di 15 minuti al termine del quale si rilascia la certificazione vaccinale.
Alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, del direttore della Asl Roma 2, Giorgio Casati, e della presidente dell’Istituto Luce-Cinecittà, Maria Pia Ammirati è stato dunque inagurato il nuovo hub che ha reso ufficiale l’accesso alla struttura.
Cinecittà, un luogo iconico della cultura italiana, da oltre ottanta anni il simbolo della cultura con i sogni e l’immaginario di tutta una Nazione. Proprio negli Studios il famoso teatro 5, intitolato a Federico Fellini in quanto lo ha utilizzato per creare alcuni delle scenografie dei suoi film più importanti, dalla “Dolce Vita” a “Casanova”. Nono solo Fellini, ma anche Nanni Moretti, Paolo Sorrentino solo per citarne alcuni.
Un luogo talmente iconico che nel percorso vaccinale sono stati predisposti pannelli fotografici utilizzando anche immagini in bianco e nero provenienti dall’archivio dell’Istituto Luce. Pannelli non solo cinematrografici ma anche dedicati a personaggi not: scienziati, attori, sportivi, donne e uomini che hanno saputo “gettare il cuore oltre l’ostacolo” mostrando coraggio, determinazione e fiducia nel futuro, cercando di ricreare lo spirito con il quale gli operatori sanitari, assieme ai nostri comportamenti quotidiani, ci porteranno fuori da questa pandemia.