E’ in corso a Roma dal sette dicembre 2018 fino al trentuno gennaio 2019 presso il Vittoriano, galleria Sacconi la mostra promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali – Polo Museale del Lazio.
Inclusion – Exclusion è una mostra con dipinti, fotografie, documenti, video ed installazioni che coinvolgono il visitatore e lo invitano a riflettere su tematiche come la sofferenza esistenziale, i fenomeni attualissimi come l’emigrazione, la segregazione e come suggerisce il titolo della mostra l’inclusione e l’esclusione delle persone più svantaggiate. L’inaugurazione della mostra e stata proprio il sette dicembre in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità .
Cesar Meneghetti, regista e videoartista, brasiliano di origine italiana ed altri 52 artisti dei Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio con le loro opere vogliono attrarre l’attenzione sulle tematiche sociali e le problematiche del mondo contemporaneo.
I Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio nascono nel 1985 con lo scopo di dare un percorso formativo alle persone disabili che non hanno potuto avere la possibilità di frequentare una scuola idonea alle loro esigenze. Grazie a questa opportunità le persone coinvolte riescono ad apprendere le tecniche per esprimersi artisticamente e comunicare con il linguaggio universale dell’arte al mondo intero.
I laboratori hanno aperto le porte ad artisti contemporanei dando vita ad uno scambio di esperienze che hanno migliorato il livello formativo degli allievi. Proprio dalla collaborazione di Cesar Meneghetti con I Laboratori d’Arte e nata questa interessante mostra che è uno “spot” su tematiche che normalmente seguiamo da lontano senza soffermarci a riflettere in modo profondo.
Il percorso espositivo inizia, invitando ad una riflessione, con un grande pannello che riporta scritto l’articolo numero tre della Costituzione Italiana “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali …”,
Le fotografie che mostrano momenti di vita, di quotidianità, lavoro e studio e poi ancora immagini di periferie emarginate sono alternate a testi che sono testimonianze di angoscia di pensieri sulla propria vita, sulla paura del futuro e della solitudine ma specialmente si avverte con grande forza un bisogno di amore.
E colpisce ad esempio il pensiero di Anna Maria C. con un tema che ci porta alla stretta attualità e scrive: “…è accaduto che nel giardino di casa mia a Roma ho visto che delle persone hanno minacciato aggredito e cacciato un gruppo di stranieri immigranti che stavano per conto loro. E le cose che mi hanno detto sono: “danno fastidio sono sporchi rubano sono dei criminali, e poi tante altre cose. Io conosco gli stranieri immigranti ci sono anche in comunità di sant’Egidio e sono davvero molto simpatici bravi educati e rispettosi.”
Continua il percorso espositivo con dipinti eseguiti con tecniche diverse come ad esempio le stampe in alluminio o la tecnica mista su tela e poi anche dipinti eseguiti su materiali recuperati fino ad arrivare all’arte formale “plastica” eseguita con l’utilizzo di candele recuperate con una rete di contenimento.
Alla mostra è stata conferita la Targa del Presidente della Repubblica.
#Mostre Varie