25 aprile, una data importante anche per il ciclismo e Roma: il Gran Premio Liberazione, infatti, vola oltre il il mero evento sportivo transenne della corsa ciclistica ma rievoca anche il valore della libertà che il Popolo Italiano conquistò grazie al sacrificio di tanti partigiani che soffrirono e morirono per liberare il Paese dall’occupazione nazifascista. E tutto questo con una corsa ciclistica istituita da quel lontano 1946 che torna a suscitare le più belle emozioni in un trofeo dilettantistico under 23 in linea su strada in cui anche un giovane Gianni Bugno nel 1985 trionfò sul tracciato capitolino dopo un tormentato iter che l’organizzatore Andrea Novelli temeva di veder sparire dopo l’edizione dello scorso anno che nella conferenza stampa ha dichiarato: ”La profonda amarezza dei mesi scorsi, con il pericolo della scomparsa del GP della Liberazione, si è trasformata in rinnovato entusiasmo affinché il Gran Premio della Liberazione continui a correre di pari passo con la storia del nostro Paese senza trascurare l’aspetto sportivo: lanciare verso il professionismo i giovani talenti del ciclismo. Da Gustavo Guglielmetti nel 1946 a Vincenzo Albanese nel 2016: l’albo d’oro non si ferma qui. La nostra storia continua”.
La gara capitolina quest’anno si arricchisce di prezione novità: dalla partecipazione delle nazionali di Australia, Kazakistan, Russia, Ucraina e Bielorussia, all’indizione del gran premio della Liberazione Pink, riservato alle donne che ha richiamato l’attenzione di campionesse nella prova su strada, alla partecipazione per la prima volta di ragazzi di 15 e 16 anni che, a colpi di pedali, battaglieranno sul percorso di Roma. Alla giornata capitolina non potevano inoltre mancare i più piccoli, i giovanissimi dai 6 ai 12 anni tesserati FCI in una divertente gimkana e saranno premiati i primi 3 bambini classificati per ogni categoria, le prime 3 Società e la Società più numerosa
Per quanto riguarda il tracciato, ovviamente ricalcherà il percorso storico delle precedenti edizioni con partenza dalle Terme di Caracalla nel pieno centro cittadino a pochi metri dal Circo Massimo i corridori percorreranno via Antoniniana, viale Guido Baccelli, largo delle Terme di Caracalla, viale delle Terme di Caracalla, Porta Ardeatina, viale di Porta Ardeatina, piazzale di Porta San Paolo con la Piramide Cestia luogo che ricorda particolarmente l’eroismo dei partigiani, per proseguire in viale Giotto, largo Fioritto, viale Guido Baccelli, viale Vittime del Terrorismo e arrivo in viale delle Terme di Caracalla per un totale di sei chilometri.
Gli allievi percorreranno cinque giri, con circuito ridotto, per un totale di km 35. Il GP della Liberazione Pink, con sedici giri da percorrere, ha un percorso totale di km 96. Il GP della Liberazione U23 partirà alle ore 14.00 con 23 giri da percorrere per un totale di km 138.
L’organizzazione del Gran Premio della Liberazione Under 23 è assicurata dalla collaborazione tra Primavera Ciclistica, associazione sportiva dilettantistica presieduta da Andrea Novelli, e associazione sportiva dilettantistica Cicli Lazzaretti, presieduta da Mario Carbutti, che ha la responsabilità organizzativa anche della gara donne e allievi mentre la gara per i bambini è da sempre patrimonio dell’AS Roma ciclismo, presieduta da Lorenzo Baldesi: “Quest’anno è la 4^ edizione del Gran Premio della Liberazione Baby, l’evento che ormai dal 2014 colora il Gran Premio della Liberazione. E’ un’Iniziativa fortemente voluta e portata avanti dalla A.S. Roma Ciclismo, in collaborazione con la FCI e il supporto tecnico della scuola MTB Roma e che anche quest’anno ospiterà giovani ciclisti provenienti da tutto il Lazio. E’ un evento nell’evento con una gara tipo gimkana riservata ai giovanissimi tesserati FCI.”