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Il Capo della Protezione civile nazionale visita una delle Situation room più grandi d’Italia: quella delle Misericordie

Da lì vengono coordinati, 24 ore su 24, più di 14 mila volontari che costituiscono l’asse portante della gestione delle emergenze sanitarie. Quella della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, a Pistoia, è una delle “situation room” tra le più grandi d’Italia. E ha ricevuto oggi la visita del Capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.

I numeri della più antica organizzazione di volontariato e di terzo settore d’Italia sono impressionanti: riunisce, in totale, 854 Misericordie locali in 19 Regioni italiane, per un totale di più di 600mila persone (l’equivalente degli abitanti di due città come Bari e Firenze) che si impegnano quotidianamente su diversi fronti: dal sociale alla salute, dalla prevenzione alle emergenze.

Nel centro di coordinamento dell’area emergenze hanno sede la Sala situazione Misericordie d’Italia, la Sala operativa della Federazione Misericordie della Toscana e l’Unità di crisi della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia.

La Sala situazione si occupa del coordinamento delle attività dell’area emergenze di tutta Italia, collabora e si interfaccia con tutte le Sale operative regionali e le sue sotto-strutture. Durante le emergenze più rilevanti del Paese rileva le richieste e le necessità che vengono dai territori in crisi e dal Dipartimento di protezione civile. E’ stata ed è in prima linea per la gestione dell’emergenza Covid.

“Lo straordinario impegno della Sala situazione di Pistoia è forse uno degli esempi più belli di come la più antica organizzazione di volontariato italiana ancora attiva sappia fare squadra, creare rete e partecipare a pieno titolo alla rete dell’emergenza e dell’assistenza del Paese – spiega Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia – Nella gestione dell’emergenza la persona ha sempre priorità, e per noi Misericordie tendere una mano a chi ha difficoltà è un principio inderogabile. La presenza del capo della Protezione civile è per tutti noi una nota di orgoglio, l’attestazione che ci sono valori primari, universali, che portano a lavorare sempre verso un obiettivo comune».

Per Fabrizio Curcio, «la Toscana esprime una grande forza in tema di protezione civile», sottolineando come «qui si è trovata una culla importante anche per recepire elementi nuovi». «Ci sono persone che si propongono in percorsi di crescita e che si mettono in discussione in modo organizzato con il volontariato», aggiunge.