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Dzeko apre al 2’, Sanchez la chiude con un tracciante. Mourinho trova l’affetto della sua ex tifoseria
Roma, ‘Adieu’ Coppa Italia, l’Inter si riprende dopo il derby. Aspettative confermate per il popolo nerazzurro, amara delusione per quello romanista.
Quattro cambi per Inzaghi: dentro D’Ambrosio, Darmian, Vidal e Sanchez per De Vrij (in mezzo va Skriniar), Dumfries, Calhanoglu e Lautaro. Il grande ex Mourinho, accolto tra gli applausi e dallo striscione della Nord “Bentornato a casa Josè”, ritrova capitan Pellegrini almeno in panchina e rispetto al pareggio contro il Genoa rilancia Veretout al posto di Cristante e preferisce Vina a Maitland-Niles.
La Roma ci prova, tiene, ma il gol del (solito) ex Edin Dzeko dopo una manciata di secondi taglia le gambe alla squadra ospite. I giallorossi reagiscono, trovano occasioni con Zaniolo e Mkhitaryan, rischiano relativamente poco.
E poi, nel momento migliore dei capitolini, incassa il gol di Sanchez. Anche qui un potenziale fallo precedente su Oliveira sporca l’azione, ma il Var resta silente. La Roma abbandona il primo obiettivo stagionale, la Coppa Italia. Prende, puntuali, i gialli per Zaniolo e Mancini, forse eccessivi.
E rischia di perdere Tammy Abraham, uscito malconcio nel finale. Ritorno amaro per Mou a ‘casa’ sua.
Dichiarazioni
Le parole di Murinho al termine della gara:
Stasera ha prevalso la parte emozionale o quella calcistica?
“Sono due cose completamente diverse che possono coesistere. Il modo in cui mi hanno aspettato qui, il modo in cui il signor Zhang, il signor Marotta, Javier (Zanetti, ndr), il regalo che mi hanno fatto prima della partita e la gente che è stata super simpatica con me, sono il lato emozionale che posso solo ringraziare e non nascondere mai. Il rapporto con l’Inter e la sua gente è eterno, questo non si nasconde.
Però sono venuto qui per vincere, sono qui per la mia Roma e la mia gente oggi è quella romanista. Non siamo riusciti a vincere la partita. Non posso dimenticare i primi 5 minuti, ma se potessi bloccare quei primi 5 minuti, direi che la Roma ha giocato molto bene contro una squadra con cui non è facile giocare bene.
Nel primo tempo abbiamo avuto due opportunità enormi di segnare: nella prima ho visto la palla dentro, nella seconda Nico ha avuto una grandissima chance.
Nel secondo tempo, ogni minuto che passava la partita stava sempre di più dalla nostra parte: in controllo, pressando bene, coprendo palla molto bene a centrocampo, uscendo con qualità per l’ultimo terzo. Senza creare grandi opportunità, perché ovviamente i difensori dell’Inter sono fortissimi nell’uno contro uno. Però, abbiamo fatto una buona partita.
Il secondo gol ovviamente ha cambiato la partita e ha cambiato anche l’arbitro. Perché tatticamente è stato bravissimo: ha fatto una partita fino al 2-0 e poi ne ha fatta un’altra. Anche loro possono essere tatticamente bravi e penso che lui sia stato molto bravo”.
Anche se le ha comminato un’ammonizione.
“Sì. Per il suo cv è una cosa bella. Un giallo a Mourinho per il cv significa tanto”.
Prima della partita, Tiago Pinto ha detto che Zaniolo va difeso sempre e che non ha bisogno di ricevere certi trattamenti.
“Non parlo più, perché la situazione non cambia. È così dall’inizio della stagione. Per questo ho detto che l’arbitro è stato tatticamente molto bravo: penso ai tanti gialli che c’erano e che non sono stati dati. Per noi invece è troppo facile prenderli. E dopo il 2-0 la partita è stata un’altra e si può fischiare in un altro modo. Solo un arbitro di qualità può fare questo e lui è un arbitro di qualità”.
Si può dire che regalo le ha fatto l’Inter?
“Uno stadio bellissimo – penso di argento con cristallo – dove c’è scritto ‘San Siro è casa tua’. E sarà sempre casa mia. Ma non voglio che la gente dimentichi che Roma è casa mia. Io amo la mia Roma e sono molto triste perché abbiamo perso”.
Tabellino
Inter Roma 2-0
RETI: 2′ Dzeko 68′ Sanchez
AMMONIZIONI: 35′ Zaniolo 37′ Mancini
INTER: Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni (43′ De Vrij), Darmian, Barella (84′ Calhanoglu), Brozovic, Vidal (84′ Vecino), Perisic (84′ Dumfries), Dzeko (75′ Lautaro Martinez) , Sanchez.
All. Simone Inzaghi
ROMA: Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez (45′ Kumbulla), Krasdrop, Sergio Oliveira (70′ Pellegrini), Veretout (70′ Cristante), Vina (76′ El Shaarawy), Zaniolo, Abraham (88′ Felix Afena), Mkhitaryan.
All. José Mourinho
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