Il tradizionale pranzo di Ferragosto si è svolto nella storica sede della mensa di Sant’Egidio via Dandolo 10 Roma.
Circa 200 gli ospiti al pranzo di “Ferragosto della solidarietà” e di speranza per il futuro come risposta alla guerra, all’aumento del costo della vita e alla pandemia.
Sant’Egidio lo passerà con rifugiati – ucraini, afghani (ad un anno esatto dall’inizio della fuga da Kabul) e di altri paesi attraversati dai conflitti – insieme a senza fissa dimora, anziani e detenuti, amici della Comunità durante tutto l’anno. Numerosi i momenti di incontro e i pranzi, coronati dalla tradizionale cocomerata, a Roma e in altre città italiane.
A distribuire i pasti e fare festa con quanti verranno, anche alcuni immigrati, tra cui rifugiati venuti con i corridoi umanitari, che si sono offerti di aiutare insieme agli altri volontari. Il “Ferragosto della solidarietà” sarà vissuto anche nei numerosi cohousing e convivenze realizzati da Sant’Egidio con anziani, persone con disabilità, ex senza fissa dimora, e, a Roma, anche nelle feste organizzate in diversi quartieri della periferia.