Bergamo, “Avviso pubblico legato a Documento partecipazione nato con territorio, è percorso inedito per Roma”
Roma, 30 marzo 2017 – Prende il via una nuova fase del percorso iniziato lo scorso ottobre per restituire alla città il Nuovo Cinema Aquila. Da oggi sul sito di Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali, è on line l’Avviso pubblico per assegnare la concessione dell’immobile confiscato alla mafia al progetto che meglio risponderà alle indicazioni raccolte nel “Documento della partecipazione”, nato attraverso il coinvolgimento di cittadini, istituzioni e associazioni locali e non, per far identificare le funzioni e i servizi che il territorio si aspetta dalla riapertura dello spazio. I progetti sono chiamati a confrontarsi con la necessità di identificare modelli di gestione in grado di integrare le funzioni di un cinema rivolto ad un pubblico diversificato, che sia anche luogo di ricerca, sperimentazione, incontro e di formazione nell’ambito dell’audiovisivo con quelle, egualmente rilevanti, necessarie ad assicurare che esso sia anche presidio culturale nel territorio, vitale e aperto, catalizzatore di relazioni e trame sociali, anche intergenerazionali.
“L’Avviso che oggi pubblichiamo è il risultato di una innovazione importante. Con cittadini, associazioni, istituzioni e chiunque abbia aderito al processo collaborativo ‘Co-Roma’ abbiamo discusso sulle funzioni che un bene confiscato alla mafia può assolvere per estendere la partecipazione alla vita culturale nel territorio in cui si inserisce. Invece di limitarci a consultare i cittadini su proposte già elaborate dall’Amministrazione o da terzi, abbiamo messo nelle mani di questo processo la responsabilità di indicare cosa sia necessario ad una comunità per svilupparsi armonicamente. E’ un importante cambiamento del modo in cui si formano le decisioni d’interesse pubblico e le si trasforma in atti amministrativi. Chi leggerà il bando – dichiara il vicesindaco di Roma Luca Bergamo – si accorgerà delle differenze sostanziali con quelli che lo hanno preceduto senza successo. Si renderà anche conto della sfida lanciata a chi vuole impegnarsi nella definizione di modelli di gestione innovativi e della consapevolezza che l’accompagnamento del Comune nella fase iniziale possa essere una condizione necessaria per l’innovazione. Questa esperienza conferma che la formazione collaborativa delle decisioni è praticabile e, al contempo, fornisce elementi utili per sviluppare metodi che possano essere applicati in modo diffuso”.
Novità prevista con questo provvedimento, rivolto a enti, associazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e comunque tutti i soggetti individuati dalla normativa in materia di concessione degli immobili confiscati alla mafia, è la possibilità di richiedere un contributo all’Amministrazione come sostegno iniziale per poi procedere in maniera autonoma successivamente.
La partecipazione del territorio al progetto non si conclude con l’Avviso e l’assegnazione, ma è posta come vincolo di progetto, anche nel monitoraggio. Il bando prevede infatti che la cittadinanza resti sempre al centro del bene. Per questo il perseguimento degli obiettivi previsti non potrà prescindere da una periodica attività di dialogo con i cittadini sulle azioni svolte che si affiancherà alle attività di monitoraggio partecipato dell’Amministrazione capitolina.
La durata della concessione è fissata in sei anni, la scadenza per presentare i progetti è fissata per il 15 maggio.
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