Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

#Cronaca #In evidenza cronaca #In evidenza sito #Sociale

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: INAUGURATA LA “STANZA TUTTA PER SÉ” PRESSO LA CASERMA DEI CARABINIERI DI VIA IN SELCI A ROMA

“Una stanza tutta per sé “

foto esterna: Ufficio Stampa

Targa: Aula per le audizioni “STANZA TUTTA PER SÉ” esterno caserma dei carabinieri di via In Selci Roma

Nell’ambito del progetto nazionale del Soroptimist International d’Italia “Una stanza tutta per sé “, nato dal protocollo siglato con l’Arma dei Carabinieri, è stata inaugurata una stanza di ascolto protetto per donne che subiscono violenza, presso la caserma dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in via In Selci, in presenza dalla Presidente Nazionale dell’Associazione Soroptimist International Italia Giovanna Guercio,  del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma,  Generale Lorenzo Falferi e la partecipazione del Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, del Presidente del Tribunale di Roma Roberto Reali, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, Generale Paolo Compagnone, in rappresentanza del Questore di Roma la dott.ssa Angela Altamura,  a capo della Direzione Anticrimine

La stanza, allestita dai tre Club romani Soroptimist International d’Italia, è un ambiente rassicurante e dedicato che tende a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e di attenzione per le sofferenze subite e che al contempo mira a ridurre il disagio di dover raccontare esperienze drammatiche. Si tratta di una stanza protetta per assicurare alle donne vittime di violenza la massima riservatezza e protezione nel difficile atto della denuncia, collocata presso la Caserma dei Carabinieri di via in Selci, con un ingresso discreto e riservato. L’iniziativa dei tre club romani del Soroptimist è nata sulla base del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, varato insieme al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con l’intenzione di attivare su tutto il territorio nazionale luoghi protetti al fine di agevolare la presentazione delle denunce, nettamente inferiori rispetto al numero dei reati di violenza. Ad accogliere la denuncia c’è personale specializzato che favorisce l’esposizione ponendosi sia come rappresentante della legge sia come persona cui confidare le proprie sofferenze e la stanza, resa accogliente, comunica serenità e facilita l’audizione nel complesso percorso della liberazione dalla paura. La resistenza a denunciare è causata dal fatto che l’autore della violenza non è un estraneo ma una persona cui la vittima è legata affettivamente, dal timore di entrare in un luogo istituzionale, dalla “vergogna” di dover raccontare tutto.

La stanza ha un angolo dedicato ai bambini che spesso vengono portati in caserma dalle madri abusate.