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La corsa di Miguel, Gualtieri: “Un evento che celebra pace, diritti e memoria”

foto: Riccardo Piccioli

Questa mattina si è svolta a Roma l’attesa edizione della “Corsa di Miguel”, l’evento sportivo che unisce il mondo della corsa alla memoria e all’impegno civile. A dare il via alla manifestazione, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha espresso parole di entusiasmo e riflessione.

“Siamo tantissimi, è meraviglioso davvero essere qui,” ha dichiarato Gualtieri, salutando i partecipanti e ringraziando calorosamente gli organizzatori. “Voglio augurare una buona corsa a tutti e ricordare il motivo per cui questa corsa esiste da tanti anni: Miguel, il ricordo dei desaparecidos, e l’esigenza di non accettare nessuna forma di revisionismo nei confronti di quei crimini contro l’umanità.”

Il sindaco ha poi sottolineato i valori che la manifestazione incarna: “Evviva Miguel, evviva la pace, evviva la democrazia, evviva i diritti. Questa bellissima corsa include, fa partecipare, fa vivere lo sport e mette in mostra la bellezza di Roma in un tragitto straordinario.”

Non sono mancati momenti di leggerezza durante l’intervista. Alla provocazione del giornalista, che gli ha chiesto se parteciperà alla prossima edizione della corsa, Gualtieri ha risposto con autoironia: “Se mi guarisce la tendinite, sì, ma dobbiamo lavorarci un pochino. Ci proveremo.” Una battuta che ha strappato un sorriso ai presenti, confermando la vicinanza del sindaco alla comunità sportiva.

La “Corsa di Miguel” non è solo sport, ma un forte messaggio contro ogni forma di odio e discriminazione. Su questo punto, Gualtieri ha ribadito l’impegno della Capitale: “Roma è una città che si batte con forza contro ogni forma di razzismo e discriminazione. È bello che questa corsa tenga alta questa bandiera, insieme a tanti altri temi importanti come i diritti delle donne e la costruzione di una società più bella e più giusta.”

L’evento, che negli anni è diventato un simbolo memoria, continua a unire migliaia di persone attorno ai valori di pace, diritti umani e giustizia sociale. La “Corsa di Miguel” non è solo una celebrazione sportiva, ma un’occasione per riflettere e ricordare che i valori fondamentali della democrazia e della libertà devono essere sempre difesi.

Non è mancata la foto di gruppo con il sindaco dell’onda donna, una rappresentanza femminile speciale che per questa corsa è il simbolo del rispetto per coinvolgere un numero sempre maggiore di donne nelle attività sportive, competitive e non per libere di correre, di passeggiare, di sfilare, ma soprattutto di occupare questa gara che aspetta a braccia aperte.

Inclusività è quindi la parola d’ordine che ormai differenzia Miguel da tutte le altre maratone in assoluto. Disabilità, gender, colore politico e, se possiamo dirlo con leggerezza, anche tifoseria visto le maglie dei colori delle due squadre. Nessuna barriera e nessun contrasto. Finalmente questo è sport.

Ancora una volta, Roma ha dimostrato di saper correre insieme, abbracciando lo sport e i grandi ideali che esso rappresenta.