Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

#Cronaca

Lazio senza aquila: Olympia assente per la prima volta dopo 15 anni, tensioni tra Lotito e Bernabé

The Eagle Olimpia, mascot of SS Lazio, flies in front of the moon before the Serie A football match between SS Lazio and FC Internazionale at Olimpico stadium in Rome (Italy), December 16, 2024.

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

Per la prima volta in 15 anni, l’iconico volo di Olympia, l’aquila simbolo della Lazio, non ha accompagnato i tifosi biancocelesti allo stadio Olimpico. Durante la partita contro la Real Sociedad, i 35.000 spettatori presenti non hanno potuto assistere a quello che è diventato un rito tanto amato dal pubblico, soprattutto dai più piccoli. Alla base di questa assenza, il licenziamento del falconiere spagnolo Juan Bernabé, che da giorni si trova al centro di una polemica accesa con il presidente Claudio Lotito, e la mancanza di una nuova aquila per sostituire Olympia.

Bernabé, proprietario di Olympia, è stato allontanato dalla società dopo aver condiviso sui social immagini e video di un’operazione di protesi peniena a cui si è sottoposto, contenuti che hanno suscitato il disappunto di Lotito e della tifoseria organizzata della Curva Nord. Nonostante le scuse avanzate dal falconiere nei giorni scorsi, la frattura appare insanabile.

Non mi hanno chiesto niente. Ma se il presidente Lotito dovesse farsi avanti, si potrebbe trovare un accordo. Per me la Lazio è la tifoseria. Senza aquila si toglie un sogno ai bambini”, ha dichiarato Bernabé, che continua a vivere nella stanza 125 del centro sportivo di Formello, trincerandosi dietro un certificato medico e senza aver avuto un confronto diretto con il presidente.

Lotito, dal canto suo, non sembra intenzionato a tornare sui propri passi. “Bernabé va nelle scuole con bambini di 9 e 10 anni e ha fatto un danno alla Lazio”, ha affermato il presidente, che considera l’episodio un grave colpo all’immagine del club.

La Lazio avrebbe già individuato una possibile sostituta per il ruolo di falconiere: si tratterebbe di Monica, una donna di Tolfa, ma il problema resta la mancanza di una nuova aquila, visto che Olympia è di proprietà esclusiva di Bernabé. Lo stesso falconiere ha espresso il suo rammarico per i tifosi: “Sono in pena per loro, soprattutto per i bambini. Non credo sarebbe facile accettare un’aquila che non sia la loro aquila. Non si può cambiare un simbolo così facilmente”.

La disputa tra Lotito e Bernabé ha assunto toni sempre più personali. Il falconiere, raggiunto al telefono, ha attaccato duramente il presidente biancoceleste: “Era qui, a pochi metri dalla mia stanza, e nemmeno mi ha chiesto come stavo. Penso sia una vergogna, visto che il presidente è anche senatore e la Costituzione tutela il diritto alla salute”. Bernabé ha poi ricordato un episodio significativo del passato: “Quando è stato eletto, abbiamo festeggiato in foresteria. Lui disse una cosa molto bella: Io sono un uomo che tiene una corazza. Ma dietro questa corazza c’è un cuore. Ecco, è ora di mostrarlo questo cuore”.

La questione resta aperta e complicata, con la tifoseria che assiste impotente alla faida tra Lotito e Bernabé. Il simbolo del club, che dal 2010 volava sull’Olimpico in occasione delle partite della Lazio, rischia di restare lontano dal suo pubblico ancora a lungo. Nel frattempo, Lotito prosegue la ricerca di una nuova aquila per preservare una tradizione che, al di là delle polemiche, rappresenta un legame speciale tra la squadra e i suoi tifosi.