Il Black Friday rappresenta uno dei momenti di maggiore frenesia consumistica dell’anno. Da semplice evento commerciale statunitense a fenomeno di costume globale, capace di influenzare comportamenti sociali, abitudini di consumo e perfino la cultura popolare. Nato negli Stati Uniti negli anni ’60, il Black Friday era inizialmente una giornata dedicata allo shopping natalizio con sconti vantaggiosi, utilizzata dai commercianti per bilanciare i conti annuali. Il nome stesso, “Black Friday”, deriverebbe dal colore nero usato nei libri contabili per indicare un saldo positivo.
Questa giornata, che tradizionalmente segue il Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, è oggi un appuntamento fisso in gran parte del mondo, simbolo di un consumismo sempre più pervasivo ma anche di un’evoluzione delle dinamiche sociali legate agli acquisti.
Anche quest’anno ci sono state code ed assembramenti a Roma per il Black Friday nei principali centri commerciali e outlet che, dati alla mano, fin’ora hanno registrato un aumento significativo di visitatori, attratti da sconti che in alcuni casi hanno raggiunto il 70% sui prezzi outlet.
Dal punto di vista dell’acquirente, uno degli elementi chiave del successo del Black Friday è la percezione di scarsità, sia temporale che materiale. Frasi come “offerta valida solo per oggi” o “ultimi pezzi disponibili” attivano nel cervello umano un senso di urgenza e paura di perdere un’opportunità unica. quella che in inglese viene chiamata FOMO, ovvero Fear of Missing Out.
Per quanto riguarda il lato commerciale, il Black Friday 2024 ha registrato un incremento significativo nei volumi di vendita, consolidando la sua posizione come uno degli eventi commerciali più rilevanti dell’anno. Secondo le stime del Codacons, in Italia il giro d’affari ha raggiunto i 4 miliardi di euro, con oltre il 65% degli acquisti effettuati online, per un valore superiore a 2,6 miliardi di euro.
L’atto di acquistare, specialmente durante il Black Friday, è spesso associato a un picco di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Gli sconti e le promozioni danno al cliente l’impressione di aver compiuto una scelta “intelligente”, provocando una gratificazione immediata. Il marketing completa il quadro: le strategie adottate giocano un ruolo essenziale nell’attivare il desiderio d’acquisto. Le aziende utilizzano algoritmi per proporre offerte personalizzate, creando un ambiente in cui il cliente si sente “visto” e invogliato a non lasciarsi sfuggire l’occasione.
Il Black Friday è anche un evento fortemente competitivo. La possibilità di ottenere un prodotto desiderato a un prezzo ridotto scatena una sorta di rivalità implicita tra i consumatori. In questo contesto, l’acquisto non è solo un bisogno personale, ma diventa anche un modo per affermare il proprio successo rispetto agli altri, una forma di “vittoria sociale”.
Inoltre, gli sconti elevati, spesso presentati con percentuali importanti, inducono il cliente a concentrarsi sul valore percepito dell’affare piuttosto che sulla reale necessità del prodotto. In molti casi, il consumatore acquista oggetti che non aveva pianificato di comprare, convinto che sia un investimento conveniente.