Pasquaccia: Che altro dire per questi ultimi 19/20.000 poveri contagiati tra ieri e oggi. La pandemia (la maiuscola non la merita) morde ancora. I cinema si riaprono i teatri pure. Musei rispecchiati.
Oltre alla corsa ai vaccini che è tuttora aperta. Corse al guadagno per le aziende farmaceutiche: Sicuramente è sembrato poco a coloro che ieri hanno affollato alla faccia del virus via del Corso e soprattutto Piazza Ponte Milvio a suon di Campari. Per la Movida (movimento). Fregandosene del contagio. I cretini pericolosi: che altro modo definirli? Senza che abbiano riflettuto sulla loro colpevolezza senza mascherina e privi di preoccupazioni.
Che Pasquaccia che altro dirci, se non il disgusto che ci sale dallo stomaco vedendo, persino i monopattini motorizzati, di questi rider che aggredivano persino le strisce pedonali dove qualche anziano e malmesso pedone catasta di monopattini, di motorini e di bici che sono i mezzi di trasporto comuni dei molti, troppi cretini che affollano le nostre piazze e i nostri corsi. Ieri non si passava sul Ponte più antico di Roma: pensate che venne costruito in legno che aumentava il livello di vigilanza strutturale e la manutenzione doveva tener conto del livello strutturale.
Ad esempio, passate le piene che riuscivano a portare l’acqua a ricoprire il livello stradale, insomma, quando prima del conflitto mondiale il Campidoglio decise di ricostruire Ponte Milvio in muratura la stabilita migliorò. Pur mantenendo lo storico soprannome di Ponte Mollo, cioè instabile pur non avendo mai ceduto la stabilità non era considerato il suo forte.