“Nel 94 nasceva il primo Pride in Italia, quanto dobbiamo a quelle 10.000 persone che hanno sfilato? Grazie al loro coraggio oggi siamo qui!”. Ed è con questa introduzione che inizia la conferenza stampa del Roma Pride 2024, per anticipare il programma che oggi sarà un po’ diverso dagli altri anni, considerando che si tratta del trentesimo anniversario.
Per tale occasione infatti, saranno presenti 40 carri e ospiti importanti, come Big Mama e Sarah, reduce della vittoria al programma televisivo ‘Amici’. I riflettori però saranno di certo puntati soprattutto su quello principale, il carro del Circolo Mario Mieli che organizza l’evento fin dalla prima edizione.
Il claim portato avanti non è casuale: ‘Mai Zitte3 – Non ci silenzierete mai’, al fine di sottolineare la voglia e il desiderio di far valer, per tutti, i diritti e la libertà di scegliere come vivere la propria vita, e chi essere soprattutto.
Lo slogan poi fa anche riferimento a come, la politica di destra, stia sempre di più prendendo il sopravvento in Italia, con il Paese che è sceso al 36esimo posto della classifica Ilga Europe come spiegato durante la conferenza dal portavoce della kermesse, Mario Colamarino.
“Il momento è cruciale. Non lasciateci soli”.
È difatti evidente come l’intera Nazione stia attraversando un periodo complesso per quel che concerne la difesa delle libertà individuali e l’esprimere sé stessi. Ed è per questo che, anche quest’anno, la comunità Lgbtqia+ intende scendere in piazza e alzare la voce, soprattutto dopo i risultati delle recenti elezioni europee e del G7.
“Il momento è cruciale. Non lasciateci soli” chiede a tutti Colamarino, dispiacendosi anche per la comunità ebraica Lgbtqia+ che non potrà partecipare alla manifestazione e sottolineando: “Non è bello giocare sulla vita delle persone e sui loro sentimenti”.
Un accenno poi alla necessità di avere uno spazio comune, promuovendo un evento che “porta un significato unico nel suo genere. Pride vuol dire esistenza e resistenza”.
L’orgoglio di Annalisa
Il pomeriggio di oggi sarà dunque ricco di emozioni, espresse anche dalla madrina di quest’anno, Annalisa, che dichiara di essere “orgogliosa” per tutto quello che oggi rappresenterà e ha sempre rappresentato con le sue canzoni in nome della libertà.
Quest’ultimo tema, la cantante spiega di viverlo moltissimo, e di sentire dunque l’esigenza di parlarne e rimarcarne il concetto ancora e ancora. Chissà se tutto questo arriverà davvero a toccare i cuori e la sensibilità di chi ancora pone un freno dinnanzi a tali comunità, di chi non ha piena comprensione che ognuno deve essere libero di amare chi meglio crede.
È tutto pronto dunque per la grande parata, che si snoderà per le vie di Roma partendo alle 15 da piazza della Repubblica. Ancora una volta verranno accessi i riflettori su tematiche che ancora oggi, dopo 30 anni di battaglie, vengono ancora messi in discussione. L’attesa è tanta, così come le aspettative di ricordare quello del 2024 come un Roma Pride da record!
Laura Miraglia