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Stabilità manageriale nella sanità romana: l’impatto delle nuove nomine

La sanità del Lazio compie un importante passo avanti verso la stabilità e l’efficienza con la recente nomina dei direttori generali di cinque Aziende sanitarie. A seguito dei pareri favorevoli della Commissione Sanità del Consiglio regionale, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha firmato i decreti di nomina, garantendo una leadership solida e competente per i prossimi tre anni.

Le nomine dei direttori generali rappresentano una pietra miliare per la sanità del Lazio. L’attribuzione di incarichi triennali permette di impostare una visione strategica a lungo termine, elemento essenziale per garantire un miglioramento continuo dei servizi sanitari.

La stabilità manageriale, infatti, consente alle Aziende sanitarie di lavorare su obiettivi chiari e condivisi, riducendo le inefficienze derivanti da frequenti cambiamenti ai vertici. Questo si traduce in una migliore continuità operativa e in una pianificazione più efficace delle risorse.

I Direttori Generali sul territorio di Roma, nominati dal governatore e Assessore alla salute sono:

Giuseppe Quintavalle per la ASL Roma 1: Con un’esperienza di lunga data nella gestione sanitaria, Giuseppe Quintavalle porta con sé un curriculum di eccellenza. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Psichiatria, ha ricoperto ruoli di vertice nelle Aziende sanitarie dal 1994.

Francesco Amato per la ASL Roma 2: Francesco Amato, noto per la sua vasta esperienza nel settore della terapia del dolore, si è distinto anche nella gestione delle emergenze sanitarie. Grazie al suo impegno passato, sia a livello regionale che nazionale, Amato ha dimostrato una competenza consolidata nel miglioramento della qualità dei servizi sanitari. Il suo lavoro come presidente del Tavolo ministeriale per la terapia del dolore e la partecipazione al Piano nazionale cronicità lo rendono una scelta ideale per continuare a guidare la Asl Roma 2, la Asl più grande d’Italia.

Silvia Cavalli per la Asl Roma 5: Economista di formazione, Silvia Cavalli è conosciuta per il suo approccio innovativo alla gestione delle risorse e dei processi amministrativi. Durante il suo precedente incarico alla guida della Asl di Latina, ha dimostrato una grande capacità organizzativa e di leadership, guadagnandosi il rispetto di colleghi e istituzioni.

Maria Paola Corradi per l’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata: Medico di lungo corso, Maria Paola Corradi porta con sé un’esperienza multidisciplinare che abbraccia la Medicina interna e la gestione di strutture ospedaliere complesse.

La durata triennale delle nomine assume un ruolo cruciale per il successo delle Aziende sanitarie. Una gestione stabile garantisce innanzitutto la continuità dei progetti e delle iniziative, permettendo che questi vengano sviluppati e completati senza interruzioni dovute a cambiamenti frequenti ai vertici. Inoltre, con una leadership coerente, la pianificazione delle risorse umane e finanziarie diventa più efficace, evitando sprechi e ottimizzando i processi interni.

Una gestione stabile contribuisce anche a fidelizzare il personale, creando un ambiente lavorativo positivo e stimolante. Infine, la trasparenza aumenta, poiché i cittadini possono contare su un sistema sanitario più responsabile e orientato ai loro bisogni.

Nonostante le grandi opportunità offerte dalla stabilità manageriale, i nuovi direttori generali si trovano di fronte a sfide complesse. Una delle principali questioni è la riduzione delle liste d’attesa, una problematica cronica che richiede interventi strutturali e organizzativi.

Un altro nodo cruciale è rappresentato dal miglioramento dell’accesso alle cure primarie, alla luce dei recenti fondamenti sanitari previsti sul territorio dal DM 77/2012. Inoltre, la crescente domanda di servizi sanitari richiede un’ottimizzazione delle risorse economiche e tecnologiche, con un focus particolare sulle innovazioni digitali e l’efficienza delle strutture ospedaliere.

La gestione delle emergenze, come quelle legate al Giubileo, pone ulteriori pressioni sui direttori generali, che dovranno bilanciare le necessità straordinarie con la quotidianità del sistema sanitario adeguando la convivenza tra una sanità di emergenza in caso di necessità al mantenimento della sanità ordinaria che non deve essere interrotta al verificarsi di emergenze sanitarie.

Un punto di svolta decisivo per la sanità regionale grazie alla comprovata competenza e l’esperienza dei nuovi manager costituiscono una base solida per affrontare le sfide future e imprimere un miglioramento concreto e continuo alla qualità dei servizi.