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#Cronaca #In evidenza cronaca

Tevere, rischio piena per il maltempo: scatta l’allerta e chiusura delle banchine

Fiume Tevere, Castello, Castel Sant'Angelo

foto: Giulia Piccioli

L’ondata di maltempo che si è abbattuta su Roma nelle ultime ore sta mettendo sotto pressione il Tevere, il cui livello è in costante crescita. Per questo motivo, il centro funzionale della Protezione Civile di Roma ha diramato un’allerta e le pattuglie della Polizia Locale hanno provveduto a chiudere gli accessi alle banchine per motivi di sicurezza. Il rischio è legato alle abbondanti piogge che hanno colpito la Capitale e le regioni circostanti, tra cui Toscana, Umbria e Abruzzo, e che continueranno anche nella giornata odierna.

Il direttore della protezione civile, Giuseppe Napolitano, ha spiegato che il fiume continuerà a salire progressivamente nel corso del pomeriggio, per poi iniziare una lenta discesa dopo la mezzanotte. Tuttavia, la diminuzione del livello potrebbe essere ostacolata dalle nuove precipitazioni odierne.

Di fronte a questa situazione, la Protezione Civile ha adottato una serie di misure preventive per garantire la sicurezza della popolazione. Napolitano ha invitato i cittadini alla massima prudenza, ricordando che le aree di magra del Tevere si allagheranno e che è fondamentale evitare di accedere alle banchine. Particolare attenzione viene dedicata alla sorveglianza delle zone sotto i ponti, dove potrebbero trovarsi persone senza fissa dimora, per scongiurare eventuali situazioni di pericolo. Inoltre, sono in corso verifiche sulla tenuta delle funi che sostengono le strutture galleggianti sul fiume.

Nonostante le ripetute raccomandazioni, non mancano persone che continuano a passeggiare o a correre lungo la pista ciclabile del Tevere. Proprio per questo, le autorità stanno intensificando i controlli con l’aiuto della Polizia Locale e delle organizzazioni di volontariato, per impedire che curiosi e sportivi si espongano a rischi inutili.

L’allerta per l’innalzamento del livello del Tevere viene lanciata con diverse ore di anticipo, grazie a un sistema di monitoraggio avanzato gestito dall’Autorità di Bacino. “L’alert arriva sempre la notte precedente con circa sette ore di anticipo rispetto al momento in cui il Tevere risale in banchina”, ha spiegato Napolitano, sottolineando l’importanza della rete sensoristica che consente un controllo costante dell’evoluzione della situazione.

Per i prossimi giorni, l’attenzione resta alta: il maltempo non accenna a placarsi e il livello del fiume continuerà a essere sotto stretta osservazione per prevenire possibili criticità.