Dopo un lunghissimo periodo in cui gli italiani sono stati chiamati a sacrifici personali dovuti all’autoisolamento imposto dal governo per far fronte alla pandemia del virus che ha messo in ginocchio l’intero pianeta, è stato emanato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che di fatto sembra porre fine alle restrizioni a cui siamo stati chiamati per questi lunghi mesi.
Mesi in cui gran parte degli italiani hanno saputo dare prova di matura responsabilità nella maggior parte dei casi, ed in cui la giornaliera conferenza stampa che nel corso del tempo ha annunciato migliaia di morti, ha scandito il passare dei giorni.
Ma la progressiva fase di miglioramento ha in realtà fatto passare la paura dei contagi, la paura delle morti, lasciando giorno dopo giorno spazio alle interpretazioni personali sulla minor pericolosità del virus e della minor mortalità.
Giorno dopo giorno ognuno, nonostante decreti ed imposizioni non lo consentissero, si è ripreso uno spazio della propria vita, a volte mettendo a repentaglio, inconsapevolmente, quella di altri. Quello che negli ultimi giorni è stato soprannominato ‘Tana libera tutti’ derivante da un famoso gioco popolare, in realtà non ha di certo aiutato ad arginare del tutto il contagio, ed i contagi di questi giorni sembrano riprendere corpo, sia pur con una curva di crescita non paragonabile a quella dell’inizio della pandemia, ma pur sempre presente e misurabile.
Se gli italiani sono stati bravi nel momento ‘culmine’ della pandemia da Coronavirus, lo stesso non si può dire nella parte finale di questa coda che continua ad essere presente.
La giornata odierna infatti, così come il week end precedente, ha visto, nonostante i divieti tuttora in vigore fino alla mezzanotte, una quantità di persone riversate nelle strade e nei parchi cittadini. Eppure siamo a poche ore dal termine dei divieti eppure la situazione sembra essere pericolosa, sia per la quantità di persone presenti a pochissima distanza di sicurezza le une dalle altre, sia per la consueta mancanza di mascherine che forse ci fa un po’ dimenticare il motivo per il quale siamo stati chiamati ad una difesa attiva e partecipata ponendo come barriera antivirus le mura domestiche.