E’ passato un anno da quando Pinuccia Pitti, Presidente della fondazione Marianna ci ha lasciato. La divulgazione dei diritti umani è stata la sua bandiera e la fondazione pubblica annualmente -dall’anno 2000- la Carta Artistica Universale, uno strumento editoriale che, attraverso il linguaggio universale dell’arte, prendendo spunto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dalle Nazioni Unite nel 1948, promuove la cultura dell’amore reciproco a tutti i popoli della Terra.
La fondazione con sede a Roma, ne è stata e ne è tuttora lo strumento di divulgazione.
Pinuccia Pitti, pittrice e poetessa, ha portato avanti nella sua vita questo ambizioso progetto, una voce fuori dal coro, che si riconduce alla lotta a quanto la mente umana riesce a creare di malvagio. E lo combatte attraveso l’arte che entra nello spirito delle nostre coscienze. “Il comportamento umano, soprattutto di chi detiene il potere, se guidato dall’amore per l’umanità apre grandi orizzonti di progresso e giustizia. Le leggi dell’uomo sono facilmente violate ma se nella coscienza umana nasce una scintilla di compassione che illumina il nostro operare nella collettività, si crea un movimento di pensiero per la nascita di una nuova Alba per l’Umanità” le sue parole.
Per questo Pinuccia ha lasciato un grande vuoto, nella consapevolezza oscura dell’umanità dolente e della bellezza di ogni essere umano oltre ogni confine, fisico, politico e culturale. E per questo la fondazione ha promosso due riconoscimenti: Il premio “Intercultura” a due studenti di diversa nazionalità per un elaborato sul tema dell’anno, il premio “Una vita per amore” ad una persona che si è distinta per particolare dedizione ed umanità e infine un riconoscimento ad una personalità il cui operato è inerente all’argomento trattato.
Proprio nella chiesa degli artisti di piazza del Popolo, dove furono fatti i funerali un anno fa, il 26 gennaio alle ore 19 ci sarà una messa in ricordo dell’artista calabrese.